La fabbrica di San Pietro

Una pioggia di finanziamenti con scadenze vincolanti sta portando (già da qualche mese) verso un ingorgo di grandi cantieri, piccole opere e ristrutturazioni. Il punto del Cielo, nella speranza che i disagi correnti possano portare poi a migliorie future
(Numero 55 – Bimestre set-ott 2024 – Pagina 5)

Le stringenti tempistiche richieste dal PNRR (finanziamenti europei che dovremo poi in buona parte restituire) hanno portato all’accavallarsi di centinaia di cantieri in tutto il Paese. Quest’estate abbiamo potuto toccare con mano i ritardi sulle linee dell’alta velocità, disagi che ci accompagneranno ancora per un paio di anni. A Roma, poi, in questo periodo il fenomeno è amplificato dall’approssimarsi del prossimo Giubileo 2025.
Tra luglio e agosto abbiamo assistito agli effetti dovuti alla chiusura, fortunatamente breve, della tangenziale est. L’Esquilino, almeno nei primi giorni, era un tappeto di auto. Al lato opposto del municipio, le deviazioni per la costruzione del sottopasso di piazza Pia generano problemi analoghi. Nel trasporto pubblico abbiamo avuto la sospensione del servizio metro su alcune tratte e negli orari serali, la chiusura per mesi di alcune fermate e lo stop ai tram di superficie per consentire il rifacimento del deposito di Porta Maggiore e dei binari.
Se si esclude il mega restiling di piazza dei Cinquecento e dei dintorni di Termini, di cui vi abbiamo parlato ampiamente sul numero 45 del Cielo (ultimazione dei lavori prevista per la fine del 2026), il principale cantiere del nostro rione è quello di piazza San Giovanni in Laterano, con 15 milioni in euro di investimento.

A San Giovanni
giochi d’ acqua e di luci

Chiusa già da diversi mesi, secondo la tabella di marcia stabilita dovrebbe però riaprire in tempo per l’inizio del Giubileo. Nella speranza che gli ‘inattesi’ ritrovamenti emersi durante i lavori non portino a rivedere il piano del progetto. Sono infatti subito riaffiorati, a pochi centimetri dal suolo, i resti del Patriarchio, palazzo papale del IX secolo. Al momento, comunque, l’assessora comunale ai lavori pubblici Ornella Segnalini ha rassicurato che i tempi saranno ugualmente rispettati. Il risultato finale sarà una nuova pavimentazione del piazzale antistante la basilica, con fontane a raso arricchite da giochi d’acqua e di luci. Purtroppo, non è stata prevista nessuna nuova alberatura, né altre sopraelevazioni che avrebbero potuto oscurare la visione della facciata. La nuova configurazione della piazza renderà certamente complicato il ritorno del concertone del Primo Maggio, per il quale potrebbe essere confermato lo spostamento al Circo Massimo anche per i prossimi anni.
Anche Santa Maria Maggiore è stata di recente oggetto di un restauro che ha suscitato qualche polemica per via dei maxischermi pubblicitari installati sulla facciata e sul retro. Si è trattato solo di un’opera di ripulitura dei marmi dai danni causati dallo smog e dalla vegetazione. Il Vaticano ha garantito che i lavori si concluderanno prima del Giubileo e che gli schermi verranno quindi rimossi entro dicembre.

Soldi europei per
‘Roma Caput Mundi’

Esiste poi il programma Caput Mundi, un unico progetto contenitore che distribuisce a pioggia ben 500 milioni di fondi PNRR verso 335 interventi di più piccola portata, finalizzati principalmente alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio culturale. All’Esquilino saranno diversi gli interventi previsti in questo contesto. Nella prima fase del programma, da concludersi entro il prossimo dicembre, rientra il restauro e la ripulitura di diverse fontane romane. Ci riguardano da vicino quella di piazza San Giovanni, con l’Obelisco Lateranense, quella di piazza Santa Maria Maggiore e la vicina Fontana di piazza del Viminale.
In seguito, tassativamente entro il 2026, Caput Mundi includerà anche il restauro delle Mura Aureliane, tra piazza San Giovanni e piazza di Santa Croce in Gerusalemme, e la valorizzazione dell’Auditorium di Mecenate. Inoltre, finanzierà anche la realizzazione di una ricostruzione virtuale dei Trofei di Mario che consentirà ai visitatori di ammirare, tramite la realtà aumentata, i luoghi come erano un tempo.
Progetti importanti, sempre per il 2026, riguarderanno la Cisterna delle Sette Sale (3,2 milioni di euro), che potrà in futuro essere accessibile ai visitatori tramite un nuovo ingresso su via Mecenate, e le Terme di Traiano (4 milioni), anche qui con la realizzazione di percorsi di visita e diversi restauri.
Non dimentichiamo poi gli altri lavori che sono in corso nel rione, che nulla hanno a che vedere con il Giubileo né con il PNRR. Attendiamo infatti da anni il completamento del cantiere aperto per il palazzo della Zecca di via Principe Umberto. In dirittura d’arrivo dovrebbero essere quello (privato) per la trasformazione degli ex Magazzini MAS in Accademia della Moda e del Costume. Anche per lo Urban Center in allestimento a viale Manzoni si parla della fine dell’anno. E chissà che non ne partano poi anche altri di cui al momento non si hanno notizie.

Riccardo Iacobucci