Aumentano nel rione le iniziative commerciali. Ed i giovani imprenditori puntano a fare rete
(Numero 11 – Bimestre gen-feb 2017 – Pagina 10)
Procedono a ritmo serrato le nuove aperture di esercizi dedicati al cibo che cercano di sottrarre spazio ai fast food ed ai tanti piccoli negozi di frutta e alimentari che riempiono le vie dell’Esquilino. Il fatto che si tratti in gran parte di cibo da asporto rischia di sottolineare la caratterizzazione del rione come zona di transito piuttosto che di destinazione, ma il fenomeno sembra comunque essere un cambio di passo apprezzabile rispetto al passato.
Una novità ogni mese. Dopo l’apertura dello scorso anno di Bred Bottega Gourmet, che sforna pizza e panini in piazza San Giovanni in Laterano, nel 2016 si sono susseguite quella della pizzicheria salentina Radici ad aprile in via Emanuele Filiberto e quella del Saloon del Panino, ispirato al West, ma all’italiana, a maggio sempre in via Emanuele Filiberto. A giugno è stata la volta di Salentò in via Angelo Poliziano che, come Radici, è dedicato ai prodotti pugliesi, tra i quali pucce, friselle e panzerotti. A settembre, Popina cibo alla mano in Via Merulana, con le sue pinze, seguito pochi giorni dopo da Chef by Italy di via Principe Eugenio, sempre incentrato sulla pinza romana. Ad ottobre è stato il turno del Mercato Centrale di via Giolitti. Fino ad arrivare alle recenti inaugurazioni del Gatsby Cafè a novembre, sotto i portici, e di Manna in via dello Statuto, che ha ufficialmente preso il via a dicembre con la sua varietà di zuppe, ciriole romane ed estratti di frutta.
Imprenditori con il cappello. “Quando ci incontravamo nel chiosco dall’altro lato della strada, con le sedie di plastica, ci chiedevamo come mai sotto i portici non ci fosse un caffè letterario, un luogo di incontro diverso dal solito bar, così ci siamo impegnati per crearlo”, racconta Luca Della Valle, fotografo professionista che con Mauro Patatini, Gianluca Giordano, Gabriele Guerra e Fabio Lippa ha dato vita al Gatsby Cafè. “Proveniamo tutti da altri settori, quindi non è stato facile. Dico sempre che di questo posto abbiamo letto le istruzioni per un anno, studiando il progetto, l’iter burocratico, gli interventi necessari e tutto il resto. Lo abbiamo montato per sei mesi, con le nostre mani, improvvisandoci artigiani, con il solo aiuto di una piccola ditta, ed ora lo abbiamo acceso”.
Una tradizione da rispettare. L’interno è rimasto il più possibile fedele alla Galleria Venturini, al punto che la vecchia insegna caratterizza ora la sala del secondo piano e, inoltre, nel locale continuerà la vendita di cappelli, grazie ad un accordo con la casa londinese Dasmarca. “Anche l’ingresso rimarrà così, con i segni sempre visibili della vecchia insegna a ricordo di ciò che era. Inoltre abbiamo recuperato un antico pianoforte che speriamo possa tornare a suonare, magari con delle jam session” prosegue Luca. Ai tavoli il menù varia nel corso della giornata. Dopo la caffetteria mattutina, con muffin e torte, per i pasti vengono serviti panini gourmet ed insalate, a cura della chef Simona Coschignano, mentre primi e secondi vengono preparati in un laboratorio artigianale esterno (purtroppo il locale non dispone di canna fumaria). Nel pomeriggio tè e tisane e per gli aperitivi tapas e taglieri di salumi, questi ultimi provenienti dalla Norcineria Cecchini di Via Merulana.
Portici e terrazze. Proprio davanti al locale si trova un altro dei simboli dei tempi passati, l’edicola chiusa ed abbandonata, ormai da quasi dieci anni, che occupa lo spazio che potrebbe essere dedicato ai tavoli esterni. Col Municipio hanno avviato un confronto sulle procedure per rimuoverlo. Dovrebbero farlo a proprie spese, consegnandola al deposito comunale e facendosi anche carico di ripristinare la pavimentazione sottostante. Una spesa che hanno deciso di sostenere pur di poter ravvivare i portici quando arriverà la bella stagione, subentrando così in un ruolo dove, sebbene di sua competenza, l’amministrazione sarebbe altrimenti incapace di provvedere. Con il tempo, e se ci saranno le forze, l’intenzione è anche quella di attivare la terrazza interna, dove però bisognerà richiedere le autorizzazioni per creare una pergotenda. “Inoltre, racconta Luca, grazie alla disponibilità degli altri condòmini, potremmo anche utilizzare per eventi la terrazza condominiale con il suo splendido panorama su Roma”.
L’unione fa la forza. Il loro impegno non finisce certo qui. E’ di poche settimane fa la notizia di un incontro tra Gianluca Giordano (Gatsby Cafè), Andrea Fassi (Palazzo del Freddo), Davide Macchia (Radici Pizzicheria Salentina) e Simone Braghetta (Panella Arte del Pane) per la costituzione di un’associazione del territorio dedicata alla ristorazione. Lo scopo primario sarà non solo quello di promuovere la gastronomia nel rione, ma anche rendere l’Esquilino un punto di riferimento cittadino per il cibo, la platea diverrà quindi presto più ampia (già sono in corso contatti con la pasticceria Regoli e altre eccellenze). Tra le iniziative, in programma c’è anche l’organizzazione di eventi nei luoghi più significativi del rione, giardini di piazza Vittorio in primis. Iniziative che possano calamitare l’attenzione di tutti i romani e dove il cibo possa avere il ruolo di protagonista.
Riccardo Iacobucci