Bastano alcuni piccoli accorgimenti tecnici per dare priorità ai mezzi del trasporto pubblico
(Numero 13 – Bimestre mag-giu 2017 – Pagina 2)
Il tram sta arrivando alla fermata dell’incrocio tra via Labicana e via Merulana, accanto alla chiesa dei Santi Marcellino e Pietro. Il Colosseo è in fondo alle rotaie, rotondo e cupo, grigio cenere o bianchissimo, a seconda di come batte la luce e di come varia il tempo.
Con stridore di ferro, il tram si ferma: il semaforo dell’incrocio è diventato rosso. Passano gli autobus che vanno verso il Colosseo e le auto che proseguono dritte per via Merulana o svoltano per via Labicana. Passa la fase per le auto che proseguono per via Merulana verso San Giovanni. Totale: 86secondi prima che si riaccenda il verde. Lenta ripartenza perché dopo soli 90 metri c’è la fermata successiva. Dopo una sosta di 2 secondi per far scendere e salire la gente, il tram percorre150 metri per arrivare alla fermata in corrispondenza della metro Manzoni. Il tramviere chiude le porte, fa per riavviare il tram, ma il semaforo di via Emanuele Filiberto è rosso. Sosta paziente prima della ripartenza solo 110 secondi, quasi 2 minuti; per fortuna il semaforo davanti al cinema Royal a soli 70 metri, è sincronizzato e quindi non c’è sosta. Quello di via Statilia esige una sosta di 36 secondi. In corrispondenza di via Biancamano il semaforo che fa entrare in piazza San Giovanni sta sul rosso solo 89secondi: un minuto e mezzo. Il successivo, all’inizio del viale Carlo Felice è quasi sincronizzato.
Per circa 400 metri non incontriamo altri rossi, ma poi ne troviamo due molto ravvicinati tra loro su piazza Santa Croce in Gerusalemme. Tempo morto 35″+38″=73″. Verso la fine della piazza c’è una fermata, e ci fermiamo anche noi per fare due conti. Abbiamo percorso circa 900 m in 560 secondi, cioè 9,5 minuti, compreso un minuto e mezzo di fermata per far salire e scendere le persone, alla folle velocità di 9 km l’ora. Un po’ troppo lenti.
Diamo priorità ai mezzi pubblici! Dato che non si possono contrarre i tempi di salita e discesa delle persone alle fermate, esiste un sistema per ridurre i tempi morti ai semafori. E’ un sistema molto semplice e adottato in tante città: si chiama, un po’ pomposamente, Sistema per la Priorità Tramviaria. Le fermate passeggeri vengono poste prima del semaforo: quando l’autista chiude le porte del tram (o autobus)perché non c’è più nessuno che sta salendo o sta scendendo, il sistema invia un comando che porta il semaforo al verde (o lo prolunga).
Siamo abituati ai segnali che mandiamo al televisore con il telecomando. Usiamo un telecomando per i semafori delle linee dei tram e degli autobus! Una soluzione semplice e poco costosa, perché non è adottata? Non si può neppure pensare che i tecnici del Comune e dell’ATAC non conoscano questi dispositivi. E allora? Il problema è che itecnici del comune non parlano con i tecnici dell’ATAC. Gli impianti semaforici dipendono dal Comune, che ne dispone l’installazione e il controllo tramite l’Agenzia per la Mobilità, i mezzi del trasporto pubblico sono di proprietà dell’ATAC. L’Agenzia per la Mobilità non può esercitare alcun potere sui mezzi sui quali vanno installati i telecomandi. Viceversa l’ATAC non può intervenire sulle centraline semaforiche. Naturalmente quando c’è un conflitto di competenze, chi ne fa le spese sono gli utenti.
Carlo Di Carlo