(Numero 14 – Bimestre lug-ago 2017 – Pagina 14)
JURASSIK PARK A…..PIAZZA VITTORIO
Sui libri di tutte le scuole del mondo si legge dell’esistenza dei dinosauri. Sono esistiti dinosauri giganti come…navi ma pacifici ed erbivori. Quando diciamo “dinosauro” pensiamo al mostruoso e aggressivissimo T-Rex o al velociraptor che attaccava le prede con un preciso schieramento a tre.
BRRR….meno male che noi non c’eravamo!
Questi forti e terribili giganti del passato non ci sono più, si sono estinti.
Ovunque sulla terra di loro non sono rimaste che ossa, scheletri di mostri che non ci fanno più paura e che richiamano l’attenzione di studiosi di tutto il mondo.
COSA C’ERA DI PIÚ FORTE DEI DINOSAURI NEL GIURASSICO E NEL CRETACEO?
Qualcuno e ….qualcosa di molto più forte e resistente di loro.
Un mammifero lungo 10 centimetri simile a un topolino e alcune piante che tuttora vivono con noi da milioni e milioni di anni.
A scuola abbiamo parlato a lungo dell’estinzione.
POSSIBILE CHE UN TOPOLINO E DELLE PIANTINE SIANO STATE CAPACI DI SOPRAVVIVERE AI DINOSAURI?
Ebbene piazza Vittorio è la prova dell’esistenza di questi sopravvissuti (topi e piante) e, lasciando stare i topini, concentriamoci sui sopravvissuti vegetali.
Incredibile; piante deboli, senza mascelle, senza muscoli vivono ancora qui vicino a noi, che non conosciamo la loro storia solo perché questi esseri purtroppo sono MUTI e noi….ignoranti perché ignoriamo la loro lunga storia.
Le prime piante comparse sul pianeta erano piccole, bruttine, e lo sono ancora eppure vengono usate in medicina: sono gli equiseti o “code cavalline”. Molto dopo apparvero le FELCI, poi le prime PALME PRIMITIVE, le CICADEE e ancora QUERCE, CONIFERE, FAGGI e per ultime le prime minuscole piante con fiori cioè primule, o roselline e per ultime le MAGNOLIE.
Piazza Vittorio, se guardata con occhi nuovi, è davvero un meraviglioso PARCO GIURASSICO E CRETACICO.
Ma la domanda che ci siamo fatti è : queste piante sopravvissute ai dinosauri ce la faranno a sopravvivere QUI A ROMA se non ci accorgiamo della loro bellezza e importanza ?
Classe IV-B
PICCOLI O GRANDI ARTISTI?
E’ venuto il papà di Elia per un’operarte che simboleggiasse i cinque anni della nostra D. Tutti noi abbiamo portato un oggetto che volevamo donare “all’arte” e che ci rappresentasse. I nostri oggetti hanno sopportato molte trasformazioni, ma le abbiamo … subite anche noi! Tagliati, trapanati, legati e abbracciati nell’amicizia: la loro fusione ha rappresentato appieno la nostra unione.
Abbiamo fatto così tante foto che la classe ha perso colore, catturato nelle schedine SD.
Dopo il papà di Elia, Paolo, è venuta l’idea di fare una torre/razzo, con le scatole della frutta nella scuola; infine ci siamo fatti foto singole e di gruppo attraverso le scatole e poi abbiamo lanciato il razzo verso il cielo (qualcuno si è fatto lievemente male).
Dalle nostre considerazioni è emerso che questa esperienza è stata creativa e geniale, perché abbiamo costruito con oggetti semplici fantasiose opere.
Classe V-D
PREMIAZIONE
Sembrava un giorno qualsiasi, quel 30 maggio, ma nel teatro della scuola Federico Di Donato, cosa stava per succedere? Si sono riunite delle classi per ricevere il premio del primo concorso Pennino e Calamaio.
Non solo giudici adulti hanno espresso il loro parere, ma anche gli alunni delle quarte e delle quinte che avevano partecipato. Della giuria erano presenti la giornalista Alessandra, che ha scritto un articolo sulle nostre emozioni sull’attentato del Bataclan; Laura, la nostra personale volontaria per la biblioteca; Elisabetta, la direttrice de Il Cielo sopra Esquilino; Andrea, il libraio di Pagina 2; mancava il nostro amico Corvo (l’attore Fabio) perché era troppo lontano. Sembra che i nostri racconti abbiano rapito il cuore dei giudici, che nel ringraziarci ci hanno incoraggiato dicendoci di continuare a scrivere! Il premio era diviso in fasce dalla prima alla quinta e consisteva in un “pennalibro” bellissimo!
Classe V-D
Alunni Di Donato