Il piano di Roma non può prescindere dall’Esquilino
(Numero 1 – Bimestre mag-giu 2015 – Pagina 1)
Ormai è ufficiale. Lo scorso 11 aprile il Papa ha consegnato la bolla d’indizione, ratificando la notizia che aveva colto tutti di sorpresa: l’8 dicembre 2015 avrà inizio il Giubileo straordinario.
“Misericordia!” avranno pensato molti di noi, immaginando le frotte di bus turistici e navette da e per gli aeroporti decuplicati o centuplicati portare al collasso le strade già sature dell’Esquilino. “Misericordia” ha pensato anche Papa Francesco, decidendo di dedicare l’anno Santo proprio a questa virtù, oggi così rara.
Cosa porterà per l’Esquilino questo evento straordinario? Noi vorremmo dire a chi ci governa: “Per questo Giubileo fateci la grazia!”.
Ovvero fateci la grazia di non lasciare il rione e la città in balia dei pullman! Anzi, torniamo ad un piano, quello del 2000, che tutto sommato aveva retto bene. Facciamo in modo che il 2015 sia l’anno in cui i bus turistici tornano fuori dal centro ed in cui per raggiungere gli aeroporti il treno sia più conveniente dei torpedoni inquinanti.
Fateci la grazia di non lasciare che i nostri condomìni siano invasi da strutture ricettive irregolari! E ancora, che la Stazione Termini e quelle delle metro siano dotate di una sorveglianza adeguata. Che scompaiano le orribili e pericolose bancarelle di piazza dei Cinquecento. Che le scale di accesso alla metropolitana tornino ad essere pulite. Che vengano risanate le pavimentazioni disastrate dei marciapiedi e l’asfalto precario delle strade. E visto che si parla di misericordia, che sia finalmente avviato un piano serio di sostegno ai senza fissa dimora.
Ma uscendo dal gioco delle lamentele dobbiamo riconoscere che questo Giubileo può essere davvero una grande occasione per l’Esquilino. In fondo, se torniamo con la mente alla fine degli anni ’90, possiamo ricordare come proprio l’anno santo abbia dato la spinta ad una serie di opere e di progetti che hanno reso il nostro rione più decoroso e accogliente. Oggi non ci sono le risorse di 15 anni fa. E forse non è un male: magari si eviteranno gli sprechi del passato. Ma un piano di Roma per il Giubileo non può prescindere dall’Esquilino. In questo rione ci sono ben due delle quattro basiliche giubilari: Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano. C’è un’altra importante Basilica, Santa Croce in Gerusalemme, che dista poche centinaia di metri da San Giovanni ed è meta di molti turisti (e non è pensabile che i giardini di viale Carlo Felice, che collegano le due basiliche, si presentino all’appuntamento nello stato attuale). L’Esquilino è territorio di passaggio e di confine con la zona del Colosseo. E infine è uno dei rioni sui quali affaccia la Stazione Termini.
Noi abbiamo la presunzione di dire che il nostro rione per certi versi sarà il vero centro di questo Giubileo. In fondo se molti pellegrini passeranno una sola volta dalla Basilica di San Pietro, sicuramente ne passeranno almeno due dall’Esquilino: all’andata e al ritorno!
Riccardo Iacobucci