Numero 33 – Bimestre nov-dic 2020 – Pagina 9
Elevata a parrocchia nel 1890, Sant’Eusebio celebra quest’anno il suo 130° anniversario con iniziative rivolte ai suoi fedeli e a tutta la cittadinanza
Centotrenta anni ripercorsi in novanta pagine, attraverso la ricostruzione dell’umanità dei suoi parroci. Il volumetto ‘Sei Parroci dell’Esquilino’, di Paola Friggeri, è solo una delle iniziative che celebrano l’anniversario della parrocchia sita nel cuore dell’Esquilino: Piazza Vittorio.
Tante le iniziative, per conoscere la storia della parrocchia e per riconoscersi reciprocamente
Don Sandro Bonicalzi ha annunciato con una lettera indirizzata a tutte le comunità e a tutti i cittadini dell’Esquilino l’avvio delle iniziative che celebrano i 130 anni di testimonianza storica e di presenza attiva della parrocchia nel tessuto del rione. Un calendario ricco di incontri, di pellegrinaggi alla scoperta dei Santi e del rione, di momenti dedicati alle famiglie e ai giovani, di iniziative culturali, con mostre, visite guidate e la presentazione di due libri. Con una postilla d’obbligo, dati i tempi: il calendario e le modalità di realizzazione degli eventi sarebbero potuti essere soggetti a variazioni in ottemperanza alle nuove misure eventualmente necessarie a far fronte all’emergenza sanitaria in atto.
L’inaugurazione, il 27 settembre, con la Santa Messa presieduta dal vescovo ausiliare per il settore Centro monsignor Daniele Libanori, è stata anche l’occasione per aprire al pubblico la mostra fotografica che ha illustrato i momenti più significativi della storia della parrocchia, per annunciare l’allargamento della comunità parrocchiale – con l’unione della parrocchia di Sant’Eusebio e quella di Santa Bibiana – e per riflettere sulla missione storica di una comunità che porta la propria testimonianza di fede in un rione ricco di storia e di culture. Per questo aspetto, uno dei momenti più significativi è stato l’incontro multiculturale tenutosi il 18 ottobre, che ha visto susseguirsi i racconti di vita di una parrocchiana storica, che ha narrato la sua esperienza a Sant’Eusebio dagli anni ’20 ad oggi, di un giovane ragazzo cinese, di un bangladese e di un sikh, che hanno raccontato il loro arrivo nel nostro Paese e la loro vita nel rione. E infine la testimonianza di un cittadino attivo da tempo sul territorio ma arrivato a Roma dalla Puglia, per ricordare come anche l’Italia e le sue regioni siano state, e siano tuttora, terra di emigrazione.
Sant’Eusebio: in una chiesa tutta la storia del nostro rione
Sant’Eusebio è una delle chiese più antiche di Roma, un piccolo gioiello troppo poco conosciuto. Per l’occasione è stata prevista, quindi, la pubblicazione di un volume che ripercorre e ci restituisce il quadro più aggiornato della storia della chiesa, inquadrandola nel contesto urbano in cui sorge.Una storia che parte dal profondo dei sotterranei dell’edificio – che offrono testimonianze archeologiche di quando l’Esquilino, tra l’VIII e il I secolo a.C. era luogo di sepoltura – e che trova una tappa fondamentale ne ‘La gloria di Sant’Eusebio’ di Raphael Mengs, splendido affresco recentemente restaurato, per arrivare poi agli stravolgimenti urbanistici di epoca postunitaria e quindi alle vicende più recenti.
Il volumetto ‘Sant’Eusebio all’Esquilino – La chiesa e il suo paesaggio nei secoli’, curato da Francesco Muleo e pubblicato dall’editore Elio De Rosa, raccoglie il contributo di archeologi, architetti e di un ingegnere informatico che opera nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale. È la prosecuzione ideale della collana ‘Roma Sacra’, pubblicata dallo stesso editore per il Giubileo del 2000 ma interrottasi al 34° volume dei complessivi 70 previsti dal progetto iniziale.
Anche oggi viviamo la Storia
La cronaca odierna, purtroppo, ci riporta ad un peggioramento dell’emergenza sanitaria da Covid-19, che ha comportato l’annullamento di molte iniziative previste nel programma delle celebrazioni, che si concluderanno l’8 dicembre con la Santa Messa celebrata dal cardinale vicario di Roma Angelo De Donatis.
Una Parrocchia è innanzitutto ‘una familiarità di vita, un interesse per tutti, dai bambini agli anziani, ai poveri, che esprime il desiderio di incontrare la realtà’, scrive don Sandro nella presentazione di ‘Sei Parroci all’Esquilino’. Oggi viviamo un periodo difficile, la solidarietà e la conoscenza reciproca ci aiuteranno a superare anche questo momento di crisi.
Antonia Niro