Una nuova app gratuita e collaborativa che permette a turisti e cittadini di scoprire o riscoprire i tesori dell’Esquilino
(Numero 41 – Bimestre mag-giu 2022 – Pagina 4)
Un team di esperti e storici dell’arte ha ideato storie e itinerari che uniscono l’intero rione Esquilino e le sue espressioni artistiche, culturali, commerciali, di cittadinanza attiva, di associazionismo, offrendo agli utenti un’esperienza di visita personalizzata sui loro interessi e bisogni. Non solo monumenti o chiese quindi, ma anche botteghe storiche, negozi, teatri, verranno raccontati attraverso MusEQ, una app già attiva e disponibile gratuitamente per tutti, e che punta a crescere giorno dopo giorno.
MusEQ è un progetto che parte dalla rete dei cittadini e incontra le istituzioni. Ha origine da un’idea di ‘Esquilino vivo’ supportata da ‘Piazza Vittorio APS’ , associazione di promozione sociale (si veda articolo interno) e da molte altre associazioni del territorio. Il sostegno al progetto da parte di Enpam (l’ente previdenziale di medici e odontoiatri con sede su piazza Vittorio) e della convenzione ‘Esquilino chiama Roma’ ha permesso di attivare una sinergia con Centrale Montemartini e Museo Nazionale Romano.
Il Gruppo Meta (italiano, da non confondere con la holding americana di Facebook e Instagram) è il partner tecnologico che ha realizzato e cofinanziato il progetto, vincitore del bando della Regione Lazio ‘L’impresa fa cultura 2019’. È così possibile offrire ai turisti e ai residenti un’esperienza di visita reale e al contempo digitale che connette il territorio con due tra i musei che meglio rappresentano la storia del rione Esquilino, collegando un’opera d’arte esposta in un museo al luogo del suo effettivo ritrovamento e viceversa, restituendo così virtualmente le opere al loro contesto originario.
Nella giornata di presentazione del progetto, avvenuta lo scorso 28 febbraio al Museo Nazionale Romano, Claudio Parisi Presicce, direttore della ‘Direzione musei archeologici e storico artistici’ della Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, ha sottolineato l’importanza di ricucire le opere di arte antica di Roma con i loro luoghi di appartenenza, valorizzando il patrimonio artistico del rione. All’incontro erano presenti anche Stéphane Verger, direttore del Museo Nazionale Romano, Giampiero Malagnino, presidente di Piazza Vittorio APS e vicepresidente dell’Enpam, nonché rappresentanti delle associazioni territoriali e delle istituzioni regionali, comunali e municipali.
L’app, come ha spiegato Rubino Saccoccio responsabile tecnico del Gruppo Meta, è disponibile gratuitamente sugli store IOS e Android e permette di entrare nei diversi contenuti e informazioni attraverso percorsi di accesso scelti in base agli interessi e alle preferenze degli utenti. Così si potrà andare agli ‘itinerari’ che proporranno alcuni percorsi come ‘Esquilino segreto’, ‘Gli orti dell’antica Roma’, ‘Alla ricerca delle reliquie nascoste’ e via dicendo.
Questi percorsi potranno essere poi seguiti virtualmente oppure direttamente sul territorio come vere e proprie visite guidate.
Tutto il rione in una app
Per fare un esempio, se prendiamo come itinerario ‘Esquilino segreto’, verrà suggerito un percorso che partendo da piazza Vittorio Emanuele II approda alla Porta magica e ai trofei di Mario, all’interno dei giardini, per poi arrivare al Tempio di Minerva Medica, sala monumentale appartenuta ad una lussuosa residenza compresa negli Horti Liciniani; il percorso si chiude con la Basilica Sotterranea di Porta Maggiore, considerata la più antica basilica pagana d’occidente. Il tutto sarà visibile sul telefono o tablet con una mappa stradale collegata.
Si può in alternativa accedere alla sezione ‘Storie’, come ‘Aqua Julia’, ‘Chi era Caio Clinio Mecenate’, ‘Esquilino il rione delle acque’, e conoscere la storia delle singole opere e personaggi. O, ancora, accedere direttamente ai ‘Punti di interesse’ che presenteranno i singoli luoghi che si desidera visitare, come l’Auditorium di Mecenate, la Basilica di San Giovanni in Laterano, etc.
Sensori disseminati nei punti di interesse invieranno una notifica all’utente
Un aiuto alla fruizione è dato poi dai sensori posizionati all’interno di botteghe storiche, negozi, chiese, luoghi di ritrovo, in prossimità dei punti di interesse del rione. Quando un visitatore che utilizza l’app si avvicina al punto collegato al Qr code, riceve sul suo cellulare una notifica in modo da scoprire itinerari artistici, storie, notizie e curiosità, rendendo questi luoghi parte attiva di un racconto.
Per chi ama invece i metodi di ricerca basati su motori più tradizionali, la funzione ‘cerca’ permetterà di accedere alla singola opera che si vuole conoscere. Per esempio, digitando ‘Santa Bibiana’troverà la descrizione della chiesa e dell’opera del Bernini; ma non solo, si potranno aprire dalla stessa finestra anche i percorsi di visita correlati, mentre cliccando su ‘Storie’ si potrà accedere alla storia della martire bambina.
Con il contributo delle associazioni e delle realtà attive sul territorio, l’app potrà essere arricchita con nuovi itinerari, storie e punti d’interesse, ma anche con l’inclusione nel progetto di altre istituzioni museali che posseggono opere riferite ad Esquilino. A questo proposito un primo incontro con le associazioni rionali si è tenuto proprio pochi giorni fa, lo scorso 9 maggio a Palazzo Merulana.
Insomma, MusEQ è un progetto per molti versi unico nel suo genere, anche perché dedicato ad un singolo quartiere, o meglio ad un ‘rione unico’ per la ricchezza della sua storia e del suo tessuto sociale: l’Esquilino. Un sistema innovativo, che speriamo possa essere conosciuto e promosso dagli stessi cittadini oltre che dalle numerose realtà alberghiere e dell’accoglienza presenti sul territorio, e che permetterà, come ha detto Gennaro Berger – responsabile del progetto MusEQ per ‘Esquilino chiama Roma’ – di vivacizzare il nostro rione, valorizzandone i percorsi turistici.
[BOX] Al via l’organizzazione per la strategia turistica dell’Esquilino
È stata presentata lo scorso 23 marzo presso palazzo Merulana la ‘DMO ES.CO. Esquilino Comunità, Porta di Roma’, ammessa a finanziamento dalla Regione Lazio nell’ambito degli interventi a sostegno delle destinazioni turistiche del Lazio.
DMO è una sigla che sta per ‘Destination Management Organization’: un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa delle strategie per la gestione coordinata di tutti gli elementi che costituiscono una destinazione turistica.
L’esperienza dell’Esquilino rappresenta un unicum – ha spiegato la presidente Letizia Casuccio – perché, a differenza di tutte le altre, che coinvolgono territori più estesi, riguarda un solo rione, ma particolarmente ricco di monumenti ed esperienze sociali. L’obiettivo è quello di dare vita ad una cooperativa di comunità: una esperienza in cui i cittadini sono protagonisti, al contempo produttori e fruitori dell’accoglienza dei turisti. Questi ad oggi i numeri della DMO esquilina: 5 enti pubblici; 15 soggetti privati; 3 km di estensione, 1 comunità internazionale, 4 cluster tematici, 1 stazione hub turistico, 7 musei, 3 centri di produzione culturale, 2 grandi basiliche, 3 teatri, 3 eccellenze enogastronomiche. Ma siamo solo all’inizio perché il progetto sta partendo ora e la rete potrà crescere ancora. Nata come Ente del Terzo Settore, potrà essere strumento utile di co-progettazione per Roma Capitale.
Maria Grazia Sentinelli