Il mondo a scuola Num.44

(Numero 44 – Bimestre nov-dic 2022 – Pagina 13)

VOGLIAMO IL NOSTRO PIANETA
Cartelloni, fumogeni colorati e slogan riscaldano la capitale: gli studenti chiedono di agire. Sciopero a Roma contro il riscaldamento globale.
È il 23 settembre l’aria è piena di eccitazione, i manifestanti del Fridays for Future fanno sentire la propria voce e tra di loro ci siamo anche noi della scuola media Bonghi.
Arrivati in piazza della Repubblica, veniamo sommersi da striscioni e cori di ragazzi e ragazze di ogni età. Sono tantissime le persone venute a protestare armate solo di megafoni e determinate a farsi ascoltare. Sulle nostre teste tanti cartelloni con slogan come ‘Se inquini, ti rovini’ o ‘Meno carbone, più carbonara’.
Cosa vogliamo?
Bloccare i gas serra, diminuire drasticamente le emissioni, aumentare l’uso delle fonti di energia rinnovabile e soprattutto vogliamo farlo subito! Ci siamo accorti che si parla tanto e si agisce poco. L’emergenza ambientale è una piaga del nostro tempo e tra qualche anno sarà irreversibile. Abbiamo il dovere di combattere per noi stessi e per tutti gli esseri viventi che rischiano di scomparire per sempre. Abbiamo pochi anni per evitare la catastrofe ma, ciò nonostante, i tg dedicano meno dell’1% delle notizie a questo tema, mentre negli approfondimenti politici se ne parla solo nel 6% delle puntate (fridaysforfutureitalia.it).
Ma come nasce questo movimento?
Il primo Fridays for Future si è tenuto nel 2018, quando una ragazza svedese di quindici anni, Greta Thunberg, ha iniziato a sedersi davanti al Parlamento di Stoccolma ogni venerdì con un cartello che recitava ‘Sciopero scolastico per il clima’. Il suo scopo era chiedere di rispettare gli accordi di Parigi sulle riduzioni di CO2. Da qui è nato un movimento che oggi coinvolge ragazze e ragazzi di tutto il mondo.
La forza di una sola persona infatti è poco ma, se siamo in tanti, avremo davvero l’opportunità di salvare il nostro pianeta! E dopo essere scesi in piazza, siamo ancora più convinti che, se ognuno di noi farà bene la sua parte, le condizioni della terra presto miglioreranno.
I ragazzi e le ragazze della classe III-A
della Scuola secondaria IC Guicciardini

UNO PER TUTTI, TUTTI PER VENTUNO
Il 12 settembre la II-A è diventata la III-A.
Sorpresa: all’entrata c’era la maestra Carla, non eravamo sicuri che ci fosse perché viene da Caserta e Caserta è lontana; ci siamo, quindi, precipitati ad abbracciarla. Dopo averci salutato, ci ha detto: «La regola numero uno è che non farete arrabbiare la maestra, altrimenti saranno grossi guai!»
Arrivati in classe, sulla porta c’era un velo nero con tutti i nostri nomi colorati e dentro, ad aspettarci, una nuova Lim. Come primo giorno avremmo potuto scegliere i posti. Sul soffitto dell’aula ancora i pupazzetti gelatinosi che qualcuno l’anno scorso aveva lanciato.
Mentre parlavamo delle nostre vacanze ci siamo accorti che due dei nostri compagni non erano ancora tornati.
Era quasi ora di merenda quando, dalla porta, sbucò un nuovo bambino: Samuel, viene dall’Albania ma la mamma è filippina.
Saremmo diventati ventuno e molto molto felici di avere un nuovo compagno per giocare insieme.
Speriamo che la III-A diventi ancora più numerosa perché più siamo meglio è: «Uno per tutti, tutti per ventuno!»
I bambini e le bambine della classe III-A
della Scuola primaria Federico Di Donato

FINALE DELLA STORIA D’ESTATE
Ricordate la nostra storia nel numero 41 del Cielo? E l’invito ad indovinare il finale? Ora leggete il nostro e diteci se è simile.
‘A quel punto lo scoiattolo vide la morte in faccia, era talmente terrorizzato che pensò che quello sarebbe stato il suo ultimo giorno di vita; ma il falco, invece di sfracellarlo al suolo, lo portò nel suo nido in cima ad un’alta montagna.
Lo scoiattolo, che non era mai uscito dal bosco, decise di darsi la morte appena fosse stato solo. Così non appena il falco volò via raggiunse il bordo del nido, guardò giù e, nonostante avesse le vertigini, piegò le gambe, chiuse gli occhi e si lanciò giù, ma, con sua somma sorpresa, iniziò a planare: vedeva dall’alto le meraviglie che solo il bosco d’estate può dare e, si rese conto, per la prima volta, di quanto fosse fortunato a saper volare. Da quel giorno in poi si esercitò ogni volta che poteva, ringraziando il falco per l’occasione datagli e ritornando a trovare mamma scoiattolo e i suoi amici del bosco appena terminava i suoi allenamenti’.
I bambini e le bambine della classe V-A
della Scuola primaria Federico Di Donato

Alunni Dell’Esquilino