Il mondo a scuola Num.45

(Numero 45 – Bimestre gen-feb 2023 – Pagina 13)

ARIA DI NATALE!
Questo Natale, come al solito, abbiamo fatto tanti lavoretti, tra cui i bigliettini di auguri per i nostri genitori. L’atmosfera a scuola era bellissima, veramente particolare e rilassante. Per tutto il mese di dicembre abbiamo lavorato in piccoli gruppi, condividendo tutte le iniziative.
Anche il nostro rione, l’Esquilino, piano piano, sin dall’inizio di dicembre si ravvivava e cambiava aspetto: strade e negozi si abbellivano di decorazioni e di luci colorate e particolari, che riscaldavano e rendevano magica l’atmosfera.
Nelle case si preparavano presepi, alberelli che si riempivano di regali da donare alle persone care.
Che gioia e felicità dà il Natale! È una festa veramente specialissima, dove le famiglie si riuniscono scambiandosi affetto e regali.
Adesso che è quasi tutto finito, e che dobbiamo attendere un altro anno per rifesteggiarlo, noi piccoli speriamo tanto che questa tradizione non si perda mai!
I bambini e le bambine della classe IV-A
della scuola primaria Federico Di Donato

VIAGGIO DELLA MEMORIA
Dal 21 al 24 novembre abbiamo partecipato ad un progetto organizzato dal Comune di Roma per dare a noi, ragazzi e ragazze, l’opportunità di visitare i luoghi protagonisti delle stragi nazifasciste in Italia.
Questo progetto ha il nome di ‘Viaggio della Memoria’ e consiste in quattro giornate durante le quali, noi assieme ad altri studenti provenienti da tutta Roma, abbiamo avuto modo di vedere numerosi musei e sentire le testimonianze di sopravvissuti, come Nando Tagliacozzo e Luciana Cervi. Quest’ultima ci ha raccontato la storia dei fratelli Cervi, sette fratelli dalle idee progressiste e antifasciste che gli costarono la vita: furono uccisi per rappresaglia il 28 dicembre 1943. Ma la loro storia è ancora conservata in casa Cervi che è stata trasformata in un bellissimo museo.
Una delle cose che più ci ha colpito è stato il Museo Monumento al Deportato di Carpi con le sue numerose opere d’arte e le scritte tratte dalle lettere che i deportati scrivevano per rassicurare le proprie famiglie. Nelle stanze, inoltre, erano presenti oggetti appartenuti ai prigionieri, come i pigiami a righe e le targhette con il numero che li identificava.
Durante la visita a Sant’Anna di Stazzema abbiamo avuto modo di scoprire la storia del terribile eccidio in cui hanno perso la vita più di 500 persone tra anziani, bambini e donne. Questo viaggio culturale ci ha colpito molto perché, anche se ha suscitato in noi tristezza e commozione, è stata un’opportunità straordinaria.
Sharylyn (classe III-A), Vicky (classe III-D),
Edoardo (classe III-B), Francesco (classe III-E) Scuola secondaria IC Guicciardini

ATTENZIONE AI TITOLI
Buongiorno cari lettori,
frequentiamo la Di Donato e siamo Anna (II-B), Caterina (II-D), Emilio (III-A), Malena e Olivia (IV-D).
Abbiamo letto un libro intitolato ‘Operazione Civette’: l’argomento non sono certo i rapaci, ma i manifesti nelle edicole, che facevano arrabbiare i genitori perché erano negativi. Un gruppetto di alunni delle elementari, comincia a cambiare le frasi per renderle più piacevoli, raggiungendo lo scopo.
Anche secondo noi ci dovrebbero essere notizie positive che ci facciano rallegrare e i titoli dovrebbero essere più gioiosi. Ci siamo divertiti a cercarne qualcuno da trasformare, per esempio anche sul Cielo, che li ha in genere positivi, non ci è piaciuto ‘Buonanotte al secchio’ trasformato da noi in ‘Buono il secchio’ (perché serve per gettare i rifiuti) o ‘Buona pappa al secchio’.
Su un altro quotidiano c’era ‘Troppi rifiuti finiscono in discarica’ che abbiamo trasformato in ‘Tutti i rifiuti finiscono in discarica’.
Nel libro i ragazzi incontrano il direttore del giornale, noi
abbiamo voluto rivolgere domande al ‘nostro’ direttore. Abbiamo cosi saputo che nelle grandi redazioni c’è il titolista, in quelle più piccole lo fa il capo servizio o il capo redattore oppure direttamente il direttore, per dare una personalità uniforme a tutto il giornale, soprattutto alla prima pagina che vedono tutti.
Ci ha detto anche che purtroppo gli articoli devono riflettere la realtà che a volte è triste, altre è più allegra.
Noi abbiamo giocato… perdonateci (ma ci siamo divertiti!)
Gruppo della Piccola Biblioteca Di Donato