Un serial killer è in azione nella calda estate romana. Le vittime sono emarginati, senza fissa dimora, ciechi, persone infelici e rassegnate come certi personaggi di Beckett. Il commissario Flavio Bertone e il nostro rione sono i protagonisti della graphic novel di Fabio Bussotti e Andrea Canolintas
(Numero 51 – Bimestre gen-feb 2024 – Pagina 4)
Nel numero 50 del nostro giornale avrete senz’altro letto la notizia breve dedicata alla trasposizione in graphic novel del romanzo di Fabio Bussotti ‘Al cuore di Beckett’. L’opera è stata presentata presso la libreria Mondadori di piazza Vittorio Emanuele II lo scorso 7 novembre. Oltre allo scrittore erano presenti l’illustratore Andrea Canolintas, il giornalista e supervisore dell’opera Luca Raffaelli e l’editrice Mariangela Mincione. L’incontro si è svolto in un clima accattivante e vivace, tanto da rapire anche me, che non prediligo il genere delle graphic novel.
L’autore del romanzo, residente nel nostro rione, è anche un brillante attore proveniente dalla scuola di Vittorio Gassman, e proprio durante lo scorso mese di novembre ha recitato sul palco del Brancaccio nel musical ‘Cabaret’. Mi piace anche ricordare che i miei alunni della scuola elementare ‘Di Donato’, qualche anno fa, lo hanno conosciuto e apprezzato nei panni del presentatore in un altro musical: ‘La leggenda del fiore di Lino’. Ne sono rimasti a dir poco entusiasti!
A Fabio Bussotti innanzitutto chiedo perché sia stato illustrato proprio questo romanzo tra i sette che vedono come protagonista Flavio Bertone, capo del Commissariato di Polizia di via Petrarca. La sua risposta è una dichiarazione di amore per il nostro rione e di apprezzamento per i disegni di Andrea Canolintas: «Al cuore di Beckett è il romanzo di Bertone dove è più presente l’Esquilino, soprattutto piazza Vittorio, con i suoi portici pieni di umanità assortita e i suoi giardini. I disegni rendono ancora più magico e misterioso il nostro rione.
I colori delle vie, degli alberi e dei palazzi corrispondono agli stati d’animo. C’è poesia in queste pagine». E potete vederlo voi stessi dalla tavola che ci ha gentilmente ‘donato’ l’autore e che abbiamo qui riprodotto.
La risposta mi soddisfa, ma ora si affaccia una nuova curiosità: quali motivazioni hanno spinto gli autori e l’editore a cimentarsi in questa impresa? Fabio Bussotti ci racconta che l’idea di trasformare uno dei romanzi della serie in una graphic novel è venuta al suo editore, Mariangela Mincione, che ha sentito l’esigenza di dare una nuova veste alle vicende del commissario Bertone.
‘Al cuore di Beckett’ è il romanzo in cui
è più presente piazza Vittorio, con i suoi portici
pieni di umanità assortita e i suoi giardini
Più di un anno fa, quindi, il disegnatore Andrea Canolintas, il supervisore Luca Raffaelli, Mariangela Mincione e lo stesso Fabio, si sono riuniti e hanno avviato insieme questa nuova ‘avventura’.
Naturalmente, presumo, avranno incontrato delle difficoltà. E infatti l’autore mi rivela che la più grande è stata quella di ripensare tutta la storia: ha quindi immaginato di dover realizzare un film del quale Andrea Canolintas avrebbe dovuto disegnare lo story-board. Il lavoro ha richiesto quasi un anno di applicazione, ma alla fine il risultato li ha soddisfatti in pieno.
Ma, quando ha creato il personaggio di Flavio Bertone tra le righe dei suoi romanzi, Fabio Bussotti lo immaginava proprio così? O gli è accaduto come ad Andrea Camilleri, che aveva in mente il suo Montalbano completamente all’opposto dell’interprete Luca Zingaretti? L’autore ammette che il personaggio è quello: «L’unica cosa che ancora mi sorprende un po’ del suo aspetto è la sua grassezza. Io me lo sono sempre immaginato magro, ma Andrea lo vede così. E quando poi da lettore arrivi al termine della storia e capisci di esserti affezionato al protagonista, non puoi fare a meno di ammettere che il disegnatore (forse) aveva ragione».
Avrà un seguito questa esperienza? Questo dipenderà dall’apprezzamento dei lettori e dall’andamento delle vendite: se avrà un buon riscontro proveranno a fare una nuova graphic novel. Noi tutti ci auguriamo di vederne presto più di una!
Patrizia Pellegrini