I giovani partecipanti del premio ‘Pennino e Calamaio’ hanno illustrato come migliorerebbero il rione con i loro superpoteri immaginari
(Numero 52 – Bimestre mar-apr 2024 – Pagina 13)
Anche quest’anno il nostro ‘Pennino e Calamaio’ è giunto alla sua conclusione. Quando uscirà questo numero de Il Cielo già se ne conosceranno i risultati, che non sono poi così importanti: vincerà come al solito un testo per ogni fascia d’età, ma tutti gli altri si posizioneranno al secondo posto. Lo scopo di questo concorso, infatti, è di invitare i ragazzi a scrivere esternando i propri pensieri e le proprie emozioni, non di creare dei futuri scrittori. Se poi ne nascerà qualcuno, tanto meglio!
Il tema proposto quest’anno era ‘Se fossi un supereroe che cosa cambierei del nostro rione o che cosa aggiungerei’ e mi fa piacere utilizzare questo spazio per offrire una veloce carrellata dei desideri dei ragazzi. In tanti si sono immedesimati nel ‘superpersonaggio’ e, con la fantasia, sono intervenuti sulle trasformazioni: chi con la magia, chi in prima persona, chi assoldando robot o squadre di svariati ‘paladini’. I problemi evidenziati sono quelli che tutti conosciamo bene: spazzatura, buche, verde pubblico, parchi giochi, animali, aiuto ai bisognosi… sono le difficoltà di cui sentono parlare in famiglia o i disagi che incontrano giornalmente, ma è la loro personale soluzione ad uscire spesso dagli schemi: è simpatica e spesso divertente, non si preoccupano certo di una eventuale fattibilità.
La spazzatura la fa da protagonista: con la magia i ragazzi convincono le persone a raccogliere ciò che gettano e addirittura suggeriscono le sanzioni per chi sporca (4 anni di reclusione). Auspicano una regolare raccolta da parte di chi è preposto a ciò, ma in alternativa potrebbero intervenire anche squadre di supereroi. Vorrebbero più cestini nelle strade, ma che non siano ‘puzzolenti’ anzi preferibilmente profumati di lavanda.
Poi i palazzi: troppo tristi e con troppe scritte, spesso senza senso o volgari. Ricoloriamo le facciate, con le tinte scelte dai condomìni… un po’ di allegria farebbe bene a tutti e a tal proposito c’è chi, con il suo superpotere, elargirebbe risate, sempre utili per vivere meglio.
Vogliamo parlare, ancora, delle buche? Un papà si è fatto male, allora interviene ‘un maghetto’ che si fa uscire dalle mani un po’ di asfalto per coprirle. Un ragazzo propone, per risolvere il problema, di ricoprire i marciapiedi di erba, così chi cade non si fa male.
Il verde, poi, è un argomento molto sentito: più alberi, lungo le strade e nei parchi, cura di quelli che ci sono per evitare futuri tagli, raccolta dei rami eliminati nelle potature.
Qualcuno auspica più fontanelle, altri più gelaterie al posto dei tanti bar… mettiamoci nei panni dei ragazzi e capiamo le loro esigenze, diverse da quelle di un adulto.
Molto sentita la penuria di giochi nei parchi e nei giardini: c’è chi li vorrebbe persino all’interno dei propri cortili, che sognano pieni di verde. I giardini poi dovrebbero avere anche i servizi igienici, ma puliti… come dice un ragazzo ‘come li hai trovati, li lasci’. Facendo volare la fantasia, non sarebbero male diversi campi da gioco, un lunapark ed addirittura un fiume con tanto di ponticello.
Non tralasciamo certo i semafori: troppo lunghi i rossi, pochi secondi i verdi, poi le strisce pedonali andrebbero ridipinte, molte sono troppo sbiadite! Qualche dosso sulle nostre strade indurrebbe gli automobilisti a rallentare.
Ma non guasterebbero cabine di teletrasporto, non dimentichiamo che si tratta di supereroi, o macchine e case volanti per ridurre lo smog, ma pensiamo a tutti e non forniamole a chi ha paura.
C’è poi chi porta l’acqua al proprio mulino: i ristoranti sotto casa che la notte fanno troppi schiamazzi andrebbero chiusi ed al loro posto propongono centri anziani e cinema 3D. Basta poi alle feste sulle terrazze condominiali a tarda sera, c’è anche chi vuol dormire.
Con gioia constatiamo, infine, che un ragazzo di quarta è soddisfatto di ciò che ha: un bar che sforna cornetti favolosi, un forno con buon pane e buona pizza, ha vicino casa due MacDonald e la chiesa dove si riunisce con gli scout.
Chiudiamo con il lavoro originale di un ragazzo delle medie: con precisione e immediatezza ha espresso il suo pensiero con l’utilizzo della Comunicazione aumentativa e alternativa (di cui vi abbiamo parlato nel numero 44 de Il Cielo).
Patrizia Pellegrini