Torniamo a giocare all’aperto!’. Pick-Roll è l’app gratuita che permette agli appassionati di basket di trovare un campetto in cui giocare nelle vicinanze e sfidare altri giocatori, ripopolando la strada e promuovendo sport e socialità
(Numero 42 – Bimestre lug-ago 2022 – Pagina 5)
Creare interazioni tra gli amanti della pallacanestro, farli incontrare, promuovere aggregazione e momenti di gioco e socialità all’aria aperta: questo è l’obiettivo di Pick-Roll, l’app di Dario Ferretti, mente di un progetto che coinvolge già 40 mila utenti sul territorio nazionale e intervistato da Il Cielo.
L’Esquilino, attualmente con i suoi due campi da gioco a piazza Vittorio e, più in là, a Colle Oppio, è tra le aree mappate dall’applicazione, che consente non solo di trovare il campetto più vicino, ma anche di recensirlo, di segnalare la propria presenza per dare il via a partite e tornei e di valutare gli avversari.
Come è nata l’idea di Pick-Roll?
L’app è nata per gioco, ero in vacanza a Bristol e volevo trovare un campetto dove fare due tiri, noi ‘malati di basket’ abbiamo sempre questa esigenza, e facendo di necessità virtù è nata Pick-Roll. All’inizio abbiamo sviluppato un sito molto basico che aiutasse i ragazzi a popolare la mappa dei campetti, poi alcune società a livello nazionale di serie A e serie A2 hanno intercettato le potenzialità del sito, da lì ci siamo messi in gioco per creare una start up innovativa grazie ad un investitore che ha creduto nel nostro progetto e abbiamo sviluppato l’app, più semplice da usare per questo tipo di servizio.
La partecipazione attiva è alla base di questa applicazione. Quali sono le funzioni che permettono ai giocatori di incontrarsi e sfidarsi?
La mappa dell’app è popolata dai ragazzi, se un campetto non è inserito sono i ragazzi stessi a inserirlo, così come tutte le informazioni del caso, illuminazione, accessibilità e tutto quello che serve per capire lo stato del campetto. Oltre a questo i ragazzi possono segnalare la propria presenza al campetto facendo i check-in, così che il resto della community sappia chi sta giocando in quel momento, inoltre abbiamo creato un sistema di valutazione automatico dei giocatori direttamente sull’app.
L’app pone grande attenzione alla dimensione locale, incentivando le attività sportive sul territorio.
In centro il campetto di Colle Oppio è uno dei più belli d’Italia con la sua vista sul Colosseo. L’anno scorso insieme a Red Bull abbiamo realizzato le finali mondiali di 3×3 a Roma, giocate a San Lorenzo, anche se per le finali le squadre, su nostro suggerimento, sono state portate al campetto di Colle Oppio, ben più scenografico.
Quello di piazza Vittorio è un altro campetto sistemato da poco, grazie anche alla società Esquilino Basket, con cui siamo in contatto. L’idea è quella di realizzare qualcosa sul territorio, infatti siamo in una fase di strutturazione per la creazione di eventi su Roma, dove vorremmo cercare di portare alla luce questi due campetti, poco conosciuti dai romani nonostante la bellissima posizione.
Siamo molto vicini al territorio nascendo dalla strada, cerchiamo sempre di aiutare le comunità locali più attive, non solo a Roma ma in tutta Italia. Per questo motivo vorremmo organizzare degli eventi itineranti su vari campetti, tra cui sicuramente i due di piazza Vittorio e di Colle Oppio, anche se quest’ultimo dovrà essere riqualificato, in particolare il manto è tutto da rifare.
Si dice spesso che la tecnologia tende a isolare, mentre con la tua impresa ormai avviata si favorisce la socialità di prossimità…
Il nostro scopo è proprio l’aggregazione. Nasciamo per far uscire i ragazzi di casa e consentire momenti di gioco e di socialità, il nostro obiettivo è quello di riportare la gente a giocare, ripopolare i campetti e portare una ventata d’aria nuova. Con il Covid questo aspetto si è perso, complice la società in cui viviamo, ma ci impegniamo per riportare le persone a divertirsi in gruppo e a fare attività fisica all’aperto.
In un’ottica di inclusione, tra le informazioni del campetto abbiamo scelto di inserire una sezione dedicata all’accessibilità alle persone con disabilità, perché vorremmo sensibilizzare e far conoscere meglio anche la pallacanestro in carrozzina. Uno dei nostri ambassador è Giulio Maria Papi, giocatore paralimpico che ci aiuta a far conoscere questa disciplina. Molti ragazzi vorrebbero praticare questa attività ma spesso incontrano ostacoli che li frenano, mentre il messaggio che vorremmo lanciare è quello che si può giocare tutti insieme.
Flavia Pesole