Curarsi con i libri

Dopo aver mappato le numerose librerie presenti nel rione, Il Cielo ci riprova con le biblioteche pubbliche, più nascoste e poco conosciute
(Numero 56 – Bimestre nov-dic 2024 – Pagina 6)

Quando sentiamo la parola ‘biblioteca’ voliamo col pensiero a quella misteriosa ed impenetrabile de ‘Il nome della rosa’ di Umberto Eco. E se leggiamo il romanzo ‘Finché non aprirai quel libro’, di Michiko Aoyama, possiamo conoscere una bibliotecaria del tutto particolare, capace di intuire desideri, rimpianti e rimorsi di chi le sta di fronte per consigliare ‘il libro’ che può cambiargli la vita. Infine ‘La biblioteca dei buoni consigli’, di Sara Nisha Adams, riconverte alla lettura anche chi ormai l’aveva abbandonata.
Chissà se una o ognuna delle biblioteche che costellano il nostro mondo esquilino abbia gli stessi effetti sui lettori locali! Purtroppo ne esiste solo una aperta a tutti: la Biblioteca istituzionale della Città metropolitana di Roma.

Villa Altieri: l’unica aperta a tutti,
istituzionale ma non d’élite

Trasferita nel 2012 a Villa Altieri dalla sede storica di Palazzo Valentini, è specializzata in storia, arte, tradizioni popolari, costume del territorio di Roma e provincia e dello Stato Pontificio. Per gli amanti del libro la passeggiata tra quegli scaffali è entusiasmante …tomi antichi: con quelle copertine vissute mi sono immersa in un mondo fantastico. La biblioteca raccoglie nel suo archivio persino delle Cinquecentine! Mi è stato raccontato un particolare curioso: parecchio tempo fa in uno scaffale sono stati sistemati, quindi inventariati, volumi per altezza. Naturalmente tutto è rimasto così.
La battuta della mia guida, «Tutti ci considerano un po’ d’élite», mi ha fatto un po’ vergognare perché lo pensavo anch’io. Però mi sono dovuta ricredere. Con piacere ho notato catalogati diversi numeri del nostro giornale, ma solo fino al 2018. A grande richiesta sono state approntate sale studio e libera consultazione di alcuni testi, ma ovviamente quelli in archivio devono essere prenotati, perché rari.
Le altre biblioteche del rione sono prettamente scolastiche, anche se si stanno impegnando per offrire un servizio veramente accattivante ai propri lettori, come la biblioteca dell’Itis Galileo Galilei. È stata riaperta lo scorso anno, dopo la chiusura del 2020. Come quella del romanzo di Eco, ha subito nel maggio scorso danni per un incendio divampato nell’adiacente viale Manzoni. È un luogo accogliente, anche con angoli per il relax e per i giochi da tavolo, per stare insieme. Ed è proprio con i giochi da tavolo che hanno riaperto il 21 ottobre in una giornata per tutti. Anche qui la visita è stata molto piacevole e ho potuto constatare quanto impegno e passione siano dedicati a rendere il luogo il più fruibile, confortevole e gioioso possibile. Non manca l’angolo della musica con 78 giri di classica e non. Si sta addirittura approntando una teca con reperti storici!

Quelle scolastiche offrono più
di quanto si possa immaginare

Attraversando la via Bixio ecco la biblioteca della Federico Di Donato. Questa, naturalmente specializzata nel settore ragazzi, ha oggi un patrimonio di circa 7 mila tra libri, periodici e filmati. Fa parte del Sistema Integrato Biblioteche Innovative Scolastiche. Oltre a consultazione e prestito, si vivono spazi con studio e discussioni di gruppo, si organizzano uscite e si aderisce alle proposte ministeriali relative alla lettura. I libri più richiesti dai ragazzi sono ovviamente i fumetti, i gialli e gli horror.
Negli stessi spazi di Villa Altieri troviamo il liceo scientifico Isacco Newton. Non siamo riusciti a contattare i responsabili della biblioteca e mi devo, quindi, affidare al sito. La cosa che più colpisce è la nascita del progetto Biblionova che vuol promuovere l’interesse per la lettura attraverso il coinvolgimento degli studenti in attività di catalogazione e consulenza. Ho anche la testimonianza diretta di un mio ex alunno, Francesco, che frequenta l’ultimo anno dell’istituto e ci informa dell’esistenza di un circolo letterario aperto al territorio, di condivisione e discussione, partendo da opere significative del panorama letterario internazionale. Vi partecipano, oltre i docenti responsabili del progetto, tutti coloro che ne facciano specifica richiesta: studenti, genitori di studenti in corso e diplomati, ex docenti, altre persone presentate da genitori. Si organizzano incontri con autori e protagonisti di cinema e teatro.
Anche per quanto riguarda il liceo Pilo Albertelli scopriamo dal sito che la biblioteca racchiude tre diverse sezioni: un nucleo storico-archivistico del Liceo; il fondo donato dai figli di Pilo Albertelli, intitolato al padre; la raccolta di volumi per lo studio e la lettura degli studenti (Carlo Cassola).
Per completare il quadro si ricordano la ‘Piccola Biblioteca Di Donato’, gestita dall’associazione genitori, e quella dell’Istituto parificato Monte Calvario, ricche dal punto di vista librario, ma in via di collocazione. Si aggiunge inoltre quella della primaria Alfredo Baccarini, che sta catalogando i libri ma che già è attiva con iniziative inerenti la lettura.
Infine, nel panorama del nostro rione, non si può certo non menzionare l’esistenza di diversi punti di libero scambio di testi, organizzati e gestiti da Esquilino Rione dei Libri.

Patrizia Pellegrini