Ha aperto lo studio fra corsi di scultura, ginnastica e yoga
(Numero 12 – Bimestre mar-apr 2017 – Pagina 10)
In via Principe Eugenio, di fronte alla gelateria Fassi ed accanto al ristorante Hang Zhou (“da Sonia”), da meno di un anno ha aperto uno studio d’arte. Il suo nome è FUNSPACE ART, un’associazione culturale fondata da cinque giovani artisti in cui vengono praticate e insegnate diverse arti e condotte attività ludiche e di ginnastica. I ragazzi accolgono calorosamente ogni domanda sulla loro esperienza.
La storia di Wang. Uno dei fondatori dello studio è Wang Yongxu, specializzato in scultura. Ha iniziato gli studi in Cina, per poi specializzarsi all’Accademia delle Belle Arti di Roma, ed ora porta avanti la sua attività realizzando sculture commissionate da clienti e amministrazioni pubbliche in Italia e nel mondo. Mi ha raccontato della sua partecipazione alla rassegna MATER/IA Symposium “Alchimia del marmo che diventa scultura”, promossa dal Comune di Cassino (Assessorato alle politiche sociali), in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma, Marmi Zola S.r.l. e il patrocinio del Museo d’Arte Contemporanea CAMUSAC di Cassino, realizzando una scultura sul tema della maternità, di cui ha il bozzetto nel suo studio: una donna dai tratti somatici orientali, incastonata all’interno di un tronco d’albero da cui emergono la testa e le braccia, le cui mani vanno ad accarezzare il grembo, fulcro centrale della scultura. Nell’ambito della manifestazione “L’albero dei Diritti” di Narni (TR) Wang ha lavorato un monoblocco di peperino di Bomarzo (VT) per realizzare l’opera scultorea intitolata “Come sta il tuo sogno?”, che raffigura la testa di un bambino orientale su cui poggiano, come su di una cariatide, elementi in pietra che richiamano alcuni simboli di Narni.
La struttura. FUNSPACE ART si sviluppa su tre piani: il piano terra è stato adibito alla pittura e alla calligrafia cinese, il seminterrato alla scultura, ed il primo piano ad attività quali yoga e pilates. Un’offerta ampia, finora riservata ad una clientela unicamente cinese, poiché i corsi non sono in italiano. Ma alla richiesta se è possibile avere uno spazio per dipingere si sono mostrati molto disponibili, nello spirito di chi è aperto a chiunque abbia voglia di creatività e arte. Questo studio d’arte è un ulteriore esempio di come il rione Esquilino sprigioni vitalità e fornisca spunti per la creatività.
Francesco Dell’Arte