Guida alla sopravvivenza dei pedoni

Sarà vero ‘giubilo’ quando sicurezza stradale e mobilità accessibile saranno davvero garantiti a tutti, anche ai giovanissimi
(Numero 56 – Bimestre nov-dic 2024 – Pagina 4)

Il passaggio dalle elementari alle medie comporta un numero impressionante di cambiamenti per i propri figli. Fra le conquiste di autonomia più significative c’è poter andare a scuola da soli. I nostri sono istituti di quartiere, accolgono prevalentemente l’utenza della zona. Raggiungere la propria scuola significa quasi sempre passeggiare per pochi minuti, magari condividendo il percorso con qualche compagno di classe che abita a poche decine o centinaia di metri.
Eppure, quello che altrove è un passaggio naturale e semplice, qui assomiglia più a un rito di iniziazione, alla partenza per il militare, a un pericoloso videogame. Amore di mamma, hai presente ‘Jumanji’? Ecco, tu sei Robin Williams, sei nella giungla selvaggia, nudo e indifeso, e devi sconfiggere coccodrilli, bracconieri, mandrie di rinoceronti, scimmie impazzite, zanzare giganti e sabbie mobili, capito?

Per muoversi a piedi all’Esquilino
serve un apposito addestramento

Per muoversi nella giungla esquilina non basta conoscere le regole stradali di base, essere prudenti e attenti. Bisogna affinare i cinque sensi, avere gli occhi dietro la testa, muoversi come felini, essere sempre un passo avanti rispetto al nemico su ruote.
Qui c’è il semaforo pedonale, ma è verde pure per loro, e se non stai attento ti prendono sotto. Stabilisci un contatto visivo con l’automobilista, deve capire che esisti anche tu. Dai sempre uno sguardo alle spalle, prevedi le loro mosse. Sì, qui per te è verde, ma quelli che si immettono dalla traversa qui dietro hanno già il piede sull’acceleratore e scattano come pazzi per passare prima di te. Sì, sei sulle strisce pedonali, ma la vernice è quasi svanita quindi non si vedono. Sì, sei sulle strisce pedonali, ma ci hanno parcheggiato sopra quindi quelli che stanno arrivando non ti vedono. Sì, sei sulle strisce pedonali, ma lì ci sono due auto in doppia fila che ti coprono. Affacciati, solo di un passo, fermo!, allunga il collo, lentamente, come una preda che esce dalla tana e fiuta il giaguaro, poi passa solo se la via è libera. Stai concentrato. Sì, sei sulle strisce, quella macchina si è pure fermata, ma dietro ce ne può essere un’altra che pensa di fare la furba, la sorpassa e ti acciacca dall’altro lato. Occhio, il pullman turistico! Sì, sei sulle strisce, ma laggiù il semaforo è arancione e per non prendere il rosso sono furie. Ecco, mettiti in scia con questo gruppo di turisti tedeschi che attraversano, nasconditi nel branco, passate compatti, in formazione a testuggine. Sì, sei sulle strisce, ma quella che guida sta scrivendo su Whatsapp quindi non ti sta guardando. Sì, sei sulle strisce, ma quello è un taxi, lascia perdere. Occhio, il monopattino! Sì, sei sul marciapiede, ma questo non ti autorizza ad abbassare la guardia. Vigile, devi rimanere sempre vigile, capito? Questo furgone sta scaricando delle casse d’acqua sulla carreggiata, giraci attorno, ma attento a quel motorino. Sì, sei sulle strisce, ma la Smart ha valutato che riuscirà a scartarti comunque per ben 20-25 centimetri. Sì, sei sulle strisce, ma il pullman turistico non riesce bene a fare la curva perché c’è un’auto parcheggiata quindi si è creato un ingorgo: l’ingorgo ‘po’ esse piuma o po’ esse fèro’ per il pedone, dipende se ne fai buon uso. Sì, sei sulle strisce, ma sono al buio quindi non possono vederti.

Residenti e pellegrini devono
affrontare questa giungla stradale

C’è un lavoro enorme ancora da fare nel rione per rendere le strade sicure per tutti e in particolare per i più piccoli. L’amministrazione avrebbe molti strumenti oggi per abbassare la pericolosità degli attraversamenti pedonali e dei principali percorsi stradali che attraversano il nostro territorio, e per alleggerirlo da un traffico veicolare assolutamente eccessivo. Zone come le piazze, i giardini e le scuole dovrebbero ricevere un’attenzione particolare. All’estero, anche nelle metropoli, lo fanno.
L’anno giubilare avrà un forte impatto sul nostro rione e i due assi stradali che collegano Santa Maria Maggiore a San Giovanni in Laterano e a Santa Croce in Gerusalemme non sono affatto a misura di pedoni, siano essi residenti o pellegrini.
Sarà vero ‘giubilo’ quando la sicurezza stradale e una mobilità accessibile a tutti saranno davvero garantiti, e quel passaggio di crescita e di libertà importante per i nostri figli, come potersi muovere da soli nel loro quartiere, non sarà appesantito dalla paura.

Micol Pancaldi