(Numero 6 – Bimestre mar-apr 2016 – Pagina 14)
DRAGHI E LANTERNE ROSSE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Il Capodanno cinese, quest’anno festeggiato il 7 febbraio, è stato un’occasione per i bambini delle sezioni A e C della scuola dell’infanzia “Daniele Manin” di realizzare un eccellente progetto di integrazione e dialogo interculturale. Già a settembre scorso, alcune mamme di nazionalità cinese avevano espresso la volontà di organizzare un evento per favorire la conoscenza della cultura e delle tradizioni del loro Paese da parte dei bambini italiani e non solo. È noto che piazza Vittorio, con le sue strade adiacenti, costituisce il cuore della comunità cinese a Roma. Le famiglie che la compongono si sono fatte promotrici di una serie di attività con i docenti della scuola. Nonni, mamme e papà hanno aiutato i bambini ad addobbare le aule e il corridoio del plesso con tante lanterne rosse e di altri colori. Hanno realizzato insieme draghi variopinti, per celebrare il Capodanno cinese, che per il 2016 costituisce l’inizio di un nuovo ciclo, dedicato alla scimmia, animale apprezzato per la sua intelligenza e curiosità. Un nonno ha introdotto i bambini al “mistero” della scrittura cinese, decorando gli stipiti delle porte con scritte benaugurali. A conclusione del progetto le mamme hanno preparato piatti tipici della tradizione gastronomica locale, regalando momenti di convivialità, gioia e serenità.
Le insegnanti della scuola dell’infanzia “D. Manin”
LA STORIA SI INSEGNA ANCHE IN…PALESTRA: INCONTRO CON GIACOMETTA LIMENTANI
Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, un’anziana signora varca la soglia della palestra della nostra scuola e si di dirige verso un palco improvvisato. Scatta un fragoroso applauso di benvenuto, sappiamo chi è: Giacometta Limentani, scrittrice e traduttrice di cultura ebraica. Ci narra la sua esperienza prima di ebrea perseguitata poi di partigiana. Si ferma, si guarda attorno e dice: “Gli applausi si fanno a ballerini e cantanti, oggi non canterò né ballerò, ad una persona come me gli applausi si fanno alla fine”. Inizia un emozionante racconto: “Ero una ragazza quando iniziai con la mia famiglia la lotta partigiana. Poiché ero inesperta mi venivano assegnate piccole ma importanti azioni di guerriglia che, per non dare nell’occhio, svolgevo fingendomi fidanzata con un ragazzo”. Davanti a noi scorrono come in un film soldati e camion tedeschi, linee telefoniche sabotate e cibo rubato. A volte Giacometta si ferma a riflettere, poi esitante ricomincia. Un dolore insopportabile ed eterno il suo. A scuola era umiliata, “vattene fuori brutta ebreaccia”, le dicevano. “Spesso mi chiedo se abbia mai ucciso qualcuno. La Torah dice: ‘Falli vivere e vivrai’. Se ciò è accaduto, l’ho fatto per sopravvivere, non per crudeltà. Sappiate che alcuni tedeschi erano a favore dei campi di concentramento ma altri hanno cercato di opporsi. È importante distinguere. Anche oggi non possiamo dire che tutti i musulmani sono terroristi”. Ora sì, che può scattare un lungo e forte applauso.
Classe V D
LA LIBERTÀ È
Un’opinione,
un gesto di passione;
una conquista,
dopo una tempesta;
è di tutti, non importa il colore della pelle, né la religione
è un bene così prezioso finché non la perdi!
La libertà è nostra!
La libertà è giocare con gli amici, fare ciò che piace rispettando le regole
Fondamentale è la persona: ognuno può dire ciò che pensa senza accusare e offendere nessuno.
Lottare contro le ingiustizie è vincere la pigrizia interiore
Liberi di pensare ed esprimere le proprie emozioni.
La libertà è dentro di noi per essere portata nel mondo.
Coltivare le passioni, gli interessi, ciò che rende felici, non smettere di emozionarsi, sognare e credere nei sogni.
La libertà ci rende uccelli che volano nel cielo immenso, fiori che sbocciano.
Lasciateci guidare il nostro destino
La vita è oggi ed è nostra!
Buon 25 aprile a tutti!
Classe V C
LA PACE A PIAZZA VITTORIO
Lo scorso 9 febbraio, le classi IV B-C-D insieme per cantare, giocare e riflettere sull’amicizia e la pace. Qualche passante si è fermato incuriosito. Per un po’ siamo stati il “Nucleo centrale della pace!”. Noi ci siamo divertiti a stare in pace…provateci anche voi!
Alunni Di Donato