In via Cairoli, due giovani artiste di Lea Aps danno spazio alla creatività come metodo per tutti per esplorare e conoscersi, senza dimenticare bambini e persone con disabilità
(Numero 49 – Bimestre set-ott 2023 – Pagina 5)
Che cosa vi viene in mente quando sentite pronunciare la parola ‘artificio’?
Probabilmente un concetto vicino alla sua definizione è un ‘espediente diretto a ottenere effetti estranei o non consentiti dall’ordine naturale o dall’aspetto immediato delle cose’. Quando ho conosciuto ‘Artificio’ di Lea Aps, un laboratorio di disegno e pittura rivolto a persone con sindrome di Down, ho invece pensato a scomporre la parola in due parti: ‘Arte’ + ‘ficio’, perché l’arte è la regina di questo progetto e perché le opere mi sono sembrate degli enormi e coloratissimi fuochi d’artificio.
Un luogo per l’arte e l’incontro
Lea è uno spazio di promozione sociale nato all’inizio del 2023 in via Cairoli 63, grazie alla tenacia e alle «visioni romantiche» delle due artiste e fondatrici, Elisa Selli ed Ellen Wolf, entrambe laureate in Pittura all’Accademia Rufa di Roma.
Elisa ed Ellen parlano lo stesso linguaggio. Letteralmente. Quando le intervisto l’una completa le parole dell’altra. «Cercavamo uno spazio che fosse nostro ma che fosse anche un luogo d’incontro. L’abbiamo trovato all’Esquilino tramite un fortunato passaparola e abbiamo subito sentito che era il posto giusto. L’Esquilino sembra quasi una realtà periferica, ma al centro di Roma. Abbiamo scoperto poi di essere in buona compagnia. Nel nostro cortile c’è lo studio di Yuxiang Wang, Alexandra Fongaro e Anica Huck, nostri ex colleghi sempre della Rufa, più lo studio di Serafino Maiorano».
Un laboratorio per abbandonare ogni canone
Tappeti, lampade, divani arredano un salotto ‘comodo’, dove chiunque si sente a proprio agio, soprattutto gli allievi partecipanti a questo primo ciclo di laboratori chiamato ‘Artificio’: Benedetta Menghini, Francesco Congestrì e Antonio Materia.
Quando chiedo come gli allievi siano cambiati nel corso di sette mesi di lezioni settimanali, Ellen risponde senza esitazione: «Sono esplosi. All’inizio ci chiedevano come disegnare una bocca o un naso. C’era chi aveva timore di usare il pennello o prendeva appunti. A poco a poco siamo riuscite a creare fiducia reciproca. Ci siamo imposte sul ‘non c’è nulla di sbagliato’, partendo dall’esempio di grandi artisti, come Picasso, spiegando loro che è possibile rinnegare forme canoniche per crearne di nuove. Gli allievi si sono affidati a noi».
Nella mostra dei lavori finali del laboratorio i fuochi d’artificio delle opere dei ragazzi dipingono un’energia vitale dirompente, confermata dalle parole delle maestre che raccontano quanto gli allievi si siano appassionati, tanto da arrivare 15 minuti prima delle lezioni, abolire ogni pausa, e andare via sempre oltre l’orario previsto. Sono diventati un fiume in piena di creatività!
Un ricco programma di appuntamenti
in partenza da ottobre
Molte sono le attività che Lea Aps ha in programma da ottobre: corsi e workshop per tutte le fasce d’età, dai 10 anni in su, pur mantenendo la funzione originale di studio d’artista delle due co-fondatrici. Interessanti anche gli abbinamenti inconsueti con ambiti diversi, ad esempio tra disegno dal vivo e Spritz, e collage e mindfulness.
Prendete nota:
Corso di Pittura e Disegno – Un giorno alla settimana (2 ore), da ottobre.
Spritz dal vero – Sessione di disegno dal vero con modello/a in posa accompagnata da Spritz (2 ore), dal 26/10/2023.
Workshop di Collage e Mindfulness – Sessione seguita da Franz Samsa, artista milanese, il 11/11/2023.
Workshop di Pittura dal vero ‘Le Grand Tour da Lea’ – Sessione seguita da Filippo Saccà, artista romano, il 18/11/2023.
L’esercizio artistico come ‘chiave di sblocco’
Gli appuntamenti presso lo Spazio Lea sono un importante momento di espressione artistica, ma anche emozionale. E le attività qui realizzate possono essere, per tutti, un fondamentale strumento di empowerment. «Lea è uno spazio per ritrovare quella dimensione in cui tutto può ancora accadere: è il luogo in cui abita la creatività», una creatività che può essere una delle ‘chiavi di sblocco’ per il rione. Forse vedremo presto in giro molti più fuochi d’artificio.
Laura Galloppo