Non solo monumenti, musei, teatri, spazi culturali, atelier di artisti, ma anche gallerie d’arte sparse nel rione. In questo numero visitiamo Medina Art Gallery
(Numero 45 – Bimestre gen-feb 2023 – Pagina 5)
La galleria nasce da un’idea dell’architetta Palma Costabile, attuale responsabile, che nel 2012 ha dato vita in via Guicciardini ad un piccolo spazio espositivo in cui, insieme ad alcuni artisti del territorio come Alessandro Trani, ha iniziato ad organizzare delle mostre temporanee. La prima è stata quella di una giovane artista, Alessandra De Santis, da lì sono seguiti una serie di altri eventi il cui riscontro positivo ha portato all’idea di ampliare l’attività. Così nel 2016 Medina Art Gallery si è trasferita nei nuovi spazi di via Poliziano 32, 34, 36 continuando l’esposizione di opere pittoriche e l’organizzazione di eventi.
Medina Art Gallery è stata capace di crescere
anche durante l’emergenza Covid
Nemmeno l’emergenza Covid ha fermato Medina Art Gallery. La galleria ha saputo dare continuità alle attività in modalità digitale, mantenendo la programmazione sui social e sul sito internet (www.medinaroma.com). Purtroppo altre attività commerciali non hanno avuto la stessa fortuna e molti locali commerciali del rione si sono liberati in conseguenza della crisi. Medina Art Gallery ha così avuto l’occasione di aprire altre due vetrine, una in via Poliziano 28 e l’altra in via Merulana 220, differenziando la destinazione degli spazi: il primo come luogo per l’esposizione permanente e il secondo per le mostre temporanee. Anche i locali di via Poliziano 32 e 34 hanno mantenuto la loro vocazione per le mostre temporanee, mentre al civico 36 vi è la sezione workshop, dove docenti organizzano laboratori di pittura, tecnica del mosaico antico, lavorazione del legno e, il sabato mattina, corsi di pittura ad olio rivolti a tutti coloro che amano cimentarsi in attività artistiche.
Una galleria che esce fuori dalla galleria
«Non vogliamo che la nostra attività resti chiusa nella galleria», ci spiega Palma Costabile, «perché riteniamo essenziale che l’arte contemporanea sia conosciuta anche fuori, magari in altri luoghi del territorio. Non vogliamo rimanere chiusi nelle nostre mura, perché crediamo nell’intreccio delle diverse espressioni culturali». In linea con questa concezione, hanno organizzato a Palazzo Merulana varie mostre, nonché un reading di poesie con ‘La setta dei poeti estinti’. Inoltre con il Gastby Cafè di piazza Vittorio stanno organizzando un progetto per la prossima primavera. Hanno partecipato, in partnership con gli organizzatori e con uno spazio fuori del salone, a Romix, la mostra del fumetto di Roma, e sono stati selezionati dalla Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma, ottenendo uno stand gratuito a ‘Roma Arte in Nuvola’. Collaborano con Museq, l’app di valorizzazione del patrimonio culturale e sociale di Esquilino, inserendo e aggiornando la programmazione e gli eventi della galleria.
Palma Costabile ci illustra ancora meglio il loro modello: «Non ci piace solo esporre le opere in galleria, ma vogliamo la massima promozione degli artisti attraverso eventi social. Non crediamo nella mostra statica, ma cerchiamo di dinamicizzare le esposizioni, realizzando un evento per generare nuove idee e nuove forme: un laboratorio a disposizione della creatività. Quando creiamo la temporanea di un artista, creiamo intorno ad essa una comunicazione, un grande battage sui social per fare arrivare l’informazione al maggior numero possibile di persone interessate, a livello nazionale e internazionale. Non è detto che la vendita avvenga in quel momento, ma può realizzarsi in un momento successivo. Per questo noi di solito non prendiamo una provvigione sulle vendite delle opere, ma facciamo pagare i nostri servizi di promozione e comunicazione». E infatti sono molti gli artisti che hanno partecipato alle mostre temporanee di Medina Art Gallery, tutti facilmente rintracciabili sul sito della galleria. Ultima iniziativa, al momento in cui scriviamo, è la mostra ‘ La grande bellezza’, curata da Georgia Trouli, che dal 13 al 19 gennaio ha visto esposte le opere di 28 artisti greci. Un modello che sembra funzionare e che può continuare ad offrire al rione spazi e momenti di arte.
Maria Grazia Sentinelli