Visitiamo altre due gallerie d’arte situate nel rione: giovani artisti e opere tangibili ispirano la galleria Di Gregorio; partecipazione e social media guidano Leone
(Numero 46 – Bimestre mar-apr 2023 – Pagina 5)
Da circa un anno, a via Labicana 46, è stata aperta la galleria d’arte Di Gregorio, gestita da Alessandro che, con il supporto del padre, mercante d’arte da più di vent’anni, e del fratello, responsabile del mercato on line, ha deciso di aprire questo nuovo spazio artistico nel nostro rione. Entrando, ci si trova in un ambiente gradevole con pareti piene di opere, classiche, moderne e contemporanee, circa 650 di loro proprietà, mentre altre 5 mila sono in magazzino. Lavorano anche con le case d’arte, Sotheby, Sant’Agostino, Doroteum e altre, e hanno anche un catalogo on line molto fornito (https://digregorio.store). Sulle vendite prendono una commissione del 20% del valore dell’opera, da loro ritenuta molto più bassa rispetto alla media delle altre gallerie.
Alessandro ci racconta: «Io sono il secondo figlio di tre e, finito il liceo musicale, ho deciso di intraprendere la strada di mio padre. Il nostro obiettivo però, oltre la compravendita tradizionale, è quello di promuovere giovani artisti che vogliono affacciarsi sul mercato, facendo prima di tutto una valutazione delle loro opere, che se ritenute promettenti vengono esposte in galleria, stipulando un contratto di conto vendita. In un momento in cui l’arte contemporanea attraversa una fase di crisi e nel mercato dell’arte ormai si stanno sviluppando, soprattutto all’estero, gli Nft/opere virtuali, noi crediamo di più all’opera reale».
Promuovere la crescita dei giovani
e la nascita di nuovi stili
Alessandro sembra moto entusiasta nel dare valore al lavoro degli artisti più giovani, aiutandoli ad esprimere le loro emozioni e a creare nuovi linguaggi, anche perché lui ritiene che i gusti e la domanda del mercato, soprattutto dei clienti singoli, si sono fermati all’arte del secolo scorso. Ciò dipende anche dal fatto che, in questo momento, gli artisti spesso copiano o prendono spunto da autori già affermati, adeguandosi a quello che richiede il mercato.
«Il nostro scopo è duplice: da una parte sostenere la crescita dei giovani e dall’altra far conoscere l’arte ai giovani, in generale poco interessati. Ho in testa molti progetti, come mostre ed eventi, anche coinvolgendo associazioni del rione».
Leone arte in via Aleardi 12,
dove continua, nell’innovazione,
la tradizione della precedente galleria
Claudia Bevilacqua, giovane responsabile dello spazio ci racconta: «Abbiamo inaugurato questa galleria, insieme a mio padre, il 26 gennaio 2022, rilevando il centro culturale ‘Il Leone’ che stava qui da oltre 60 anni, gestito dagli artisti Ginko Portacci e Atto Pratesi (che ora non sono più in vita) e rinnovandolo come galleria di arte contemporanea. Abbiamo modernizzato gli ambienti puntando sul total white che dà più risalto ai quadri esposti. La ricerca e selezione degli artisti avviene attraverso coloro che ci cercano e ad altri che selezioniamo noi, ma anche i social ci aiutano. Organizziamo molte mostre, preparate e allestite direttamente da noi oppure da altri curatori che ci chiedono gli spazi espositivi. A marzo, per esempio, stiamo organizzando una mostra ‘Qua e là…acquarellando!’ e nostra è stata la ricerca sugli artisti che usano questa tecnica». Sono organizzati in forma di associazione culturale, i cui soci (quasi 500) sono gli artisti stessi che quando espongono, sottoscrivono una quota. Gli introiti avvengono in varie formule: quando, occasionalmente organizzano mostre gratuite offrendo gli spazi espositivi, chiedono una percentuale più alta sulle vendite; se invece organizzano le loro collettive, allora chiedono un piccolo contributo (che è poi la quota associativa) e la percentuale sulla vendita è minima. Hanno anche un’esposizione permanente degli artisti che, finita la mostra, lasciano le loro opere nella galleria.
Alcuni autori a cui tengono in modo particolare, come Massimo Maffei e Roberta Madera, sono invece ospitati permanentemente. All’inizio e fine mostra organizzano vernissage e finissage, la galleria fa pubblicità e divulgazione degli eventi sul web e una rassegna stampa viene inserita sui siti d’arte. Oltre agli artisti italiani, che rimangono i primi interlocutori da promuovere, collaborano anche
con centri d’arte e musei in Argentina e Guatemala. Adesso sono in esposizione a Firenze con circa 60 artisti. Sono aperti dal lunedì al sabato, con orario più breve in inverno e più lungo in estate. (www.leone-arte.com)
Maria Grazia Sentinelli