Nel libro di Carmelo Severino, redattore del Cielo, la storia del rione, dagli anni che precedono i drammatici eventi della prima guerra mondiale sino al secondo dopoguerra e agli inizi della ripresa
(Numero 51 – Bimestre gen-feb 2024 – Pagina 8)
Il nuovo libro di Carmelo G. Severino si aggiunge come prezioso tassello alla ormai lunga lista di libri di storia urbana che l’autore ha scritto, prima negli scenari dell’Italia meridionale e poi nella cornice della città di Roma, considerata appunto un mosaico, come recita il titolo del primo libro di questa serie, ‘Roma mosaico urbano. Il Pigneto fuori Porta Maggiore’.
Dopo il libro ‘Roma. Esquilino (1870-1911)’, con questo secondo saggio ‘Roma. Esquilino (1912-1945)’ si copre un arco temporale più ampio, pur se non completo, ed emerge il racconto di questo quadrante della città negli anni che precedono i drammatici eventi della prima guerra mondiale e giungono al secondo dopoguerra, passando per il Ventennio fascista con il venir meno di ogni libertà democratica.
Roma, per secoli governata dai papi, ha ormai assunto forma e assetto adeguati al suo nuovo ruolo e alle sue nuove funzioni grazie alla guida di Ernesto Nathan, sindaco dal 1907 al 1913, diventando una città capitale decisamente laica, sede ed espressione della concentrazione di istituzioni e attività, politiche e amministrative, di scala nazionale.
Ed ecco che l’Esquilino – il ‘quartiere’ che per primo fu progettato nell’ambito del programma di costruzione della capitale d’Italia – diventa un paradigma, accogliendo suggestioni della cultura piemontese, perseguendo forti intenzioni di modernità, elaborando e sviluppando anche ciò che il papato di Pio IX aveva già avviato in un disegno di struttura urbana complessa.
Su un impianto di limpida geometria, con la solennità classicheggiante dell’edilizia per la borghesia della nuova burocrazia statale, con le dimensioni urbane che evocano quelle di più antiche capitali e con una splendida polarità baricentrica che segna un focus identitario – la grandissima piazza Vittorio Emanuele – il ‘quartiere’ Esquilino segna, direttamente e indirettamente, lo sviluppo di tutta la città.
Un tessuto di riferimenti e dati, rigorosamente attinti alle fonti scritte e alle fonti iconografiche e cartografiche, danno il tratto distintivo del libro e lo pongono come riferimento per ogni possibile azione o riflessione sul territorio, che sia progettuale o di studio o che abbia carattere politico, sociale, ambientale, in una dimensione di proiezione futura.
Rachele Nunziata
[BOX] Il secondo volume sulla storia urbana dell’Esquilino svolge la sua narrazione negli anni compresi tra le due guerre mondiali quando ormai il rione ha perduto quella centralità avuta nei primi decenni dopo Porta Pia. Da qui la necessità di allargare il ventaglio della narrazione a quel che succede in Campidoglio e nel resto della città. Una narrazione che continua ad avvalersi di un andamento cronologico diacronico, integrato con una esposizione per argomenti, come è il caso della particolare attenzione posta alle vicende della Chiesa negli anni del regime: dal nuovo polo pontificio di piazza di Santa Maria Maggiore voluto da Pio XI, alle numerosissime congregazioni religiose, maschili e soprattutto femminili.
Come per il primo volume, molto spazio viene dedicato a piazza Vittorio Emanuele II, che continua a costituire la polarità di riferimento privilegiato, l’epicentro di un Esquilino vivace ed in continua trasformazione. Particolare attenzione si è data anche alle iniziative dei proprietari terrieri, delle imprese di costruzione, delle società di capitali e delle numerose cooperative che caratterizzano il territorio esquilino, con il prevalere di una tipologia edilizia più estensiva che si distingue dai palazzi umbertini realizzati per il mercato degli affitti nei primi decenni di Roma italiana, definendo un più composito panorama urbano. Vivendo la tragica esperienza della Grande Guerra, del regime fascista e della seconda guerra mondiale, l’Esquilino si avvierà nel 1945 verso la ripresa economica in un lungo e difficile percorso contrassegnato dal boom economico nazionale e dai primi segni della successiva crisi.
[BOX] “ROMA. ESQUILINO 1870-1911” e “ROMA.ESQUILINO 1912-1945”
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