La società sportiva del rione è una realtà nazionale, con la squadra femminile promossa in Serie B
(Numero 25 – Bimestre mag-giu 2019 – Pagina 4)
Camminando per le vie del rione si possono ancora sentire i ‘pischelli’ e le ‘pischelle’ giocare a palla. Ma non quella da calcio, bensì quella a spicchi da basket.
Le origini. Questa storia bizzarra che unisce i figli del mondo iniziò nel 1998, quando Claudio Silvestri fondò la società sportiva che poi prese il nome e lo storico stemma dell’Esquilino. Il radicamento che ne conseguì fu inimmaginabile. Già all’alba del duemila la canotta giallo-blu era diventata un simbolo del nostro rione.
La scuola Federico Di Donato rafforzò ancora di più la sua natura di luogo di incontro. Lì nacquero e si strinsero amicizie strettissime. Si cullarono i primi sogni. Trovarono un nuovo senso i pomeriggi post scuola e i sabati mattina, che prima erano un continuo rifugiarsi a casa di quello o quell’altro amichetto che ‘aveva la playstation’. Oggi i ragazzi si possono trovare tutti nel cortile della ‘Dido’, soprannome della scuola di via Bixio, che è divenuta la casa dell’amico più ‘figo’!
Una scommessa coraggiosa. Fu quasi per gioco che si formarono i primi gruppi di minibasket, quelli storici del ’93, ’94 e ’95. E sin dagli albori, il presidente Claudio Silvestri e il dirigente Sergio Nisticò puntarono molto su quella che per qualcuno era una scommessa azzardata, ovvero sul settore femminile. In breve tempo, riuscirono a formare una squadra per ogni categoria, dal mini al basket, rendendo il settore femminile gialloblu uno dei più importanti di tutto il Lazio. Quei gruppi, quelle bambine e quei bambini, sono oggi degli adulti.
Ma lo sport unisce il passato con il futuro, in un presente eterno. E sembra essere un presente eterno quello di cinque ragazze cresciute all’ombra dei tabelloni della ‘Dido’ e della Bonghi. Emilia Nisticò (Emi), Camilla Tennenini (Cami), Cecilia Scaricamazza (Cek), Elettra Tomassoni (Ele) e Giulia Gabrielli (Giuppi), oltre che amiche, sono compagne di squadra da una vita. Furono lo scheletro di una formazione che sotto la gestione Russo giocava un basket veloce e divertente. Ad infoltire la rosa giunsero, negli anni, Ilaria Munnia, Elena Di Pietro, Chiara Baldan, Elena Zelli e Laura Zullo. Fu così che tre anni fa, nel 2016, l’Esquilino iscriveva per la prima volta una squadra senior alla Serie C femminile. Quella che per alcuni era una scommessa, si dimostrò essere una lungimirante scelta sportiva. Questa prima assoluta venne gestita dal coach Massimo Baralla, che nel 2012 aveva preso le redini della gestione tecnica, avviando un processo di crescita che non si è ancora concluso.
L’anno seguente – nella stagione sportiva 2017-2018 – il cambio in panchina, con l’arrivo del coach Alessandro Ceravolo e del secondo Cristiano Tesei, ha portato nuova linfa al gruppo. Dopo un campionato disputato ad ottimi livelli, la squadra giunse ai quarti di finale contro Albano.
Il regalo più bello. L’Esquilino Basket comincia allora ad attrarre nuove giovani giocatrici e giocatori da tutta Roma, ed è così che nasce la neo formata Promozione maschile (che ad oggi lotta per la Serie D), e la nuova Under 18, sia maschile che femminile. Nello stesso periodo, si inizia a giocare e ad allenarsi al Santa Maria. La palestra è bellissima, il plesso comodo. Ma il regalo più grande lo fanno gli abitanti del rione, che vengono assiduamente a sostenere le loro amiche, figlie, nipoti, cugine, o semplicemente a tifare per chi sta portando lustro ai colori dell’Esquilino. Così, anche gli spalti del Santa Maria diventano luogo di unione e di ritrovo. Dove i veterani che hanno smesso, o quasi, di giocare si ritrovano fianco a fianco ai bimbi di 6-7 anni che hanno appena iniziato ad innamorarsi di questo sport.
Promosse in Serie B! Il lavoro continua, le squadre crescono. E quest’anno si è rivelato quello giusto per la promozione delle nostre ragazze in Serie B. Alla squadra si unisconoSara Favilla e Sara Ricercato, che aggiungono centimetri e tecnica, e Nicole Piacente, che aumenta la quantità di estro a disposizione del tecnico Ceravolo. La solidità è garantita da Giuliana Bellomia. Dal settore giovanile arrivano poi Francesca Cabiddu, Chiara Martino, Margherita D’Avella, Laura Giachini, Anita Cenci, che donano freschezza e profondità alla rosa. Se prima le ragazze dell’Esquilino giocavano un basket divertente e veloce, oggi sanno stupire con un basket maturo e di un livello superiore. Grazie al lavoro di tutto il gruppo, dalla dirigenza a chi gioca meno fino al pubblico, le ragazze, dopo solo 22 partite disputate, accedono alle final four e conquistano la promozione in Serie B.
Non si finisce mai di sognare. C’erano delle ragazze, erano amiche ed avevano un sogno forse troppo grande per essere confessato ad alta voce. Queste ragazze sono diventate un punto di riferimento per le più giovani. Ed è così che, dai cortili delle scuole del rione, è sbocciata Emma Arcà, simbolo del vivaio femminile dell’Esquilino, convocata in nazionale Under 15, trascinatrice della nostra squadra Under 14, prima in classifica, a punteggio pieno, nel girone di ammissione alla finale regionale di categoria.
All’ Esquilino mancano i luoghi di aggregazione. Oltre alla squadra e alle scuole, c’è poco. Da anni vorremmo un palazzetto dello sport, ma forse ci basta la nostra palla che rimbalza per terra, come il cuore nel petto e i nostri sogni che volano liberi. Forse ci basta il cielo sopra l’Esquilino.
Lorenzo Fabi, Francesca Valenza