Nuovi percorsi sopraelevati e balconate consentiranno la migliore fruizione dell’area archeologica centrale della città. L’Esquilino non verrà solamente unito al percorso pedonale verso i Fori, ma verrà sottoposto ad una profonda revisione della mobilità per consentire una fruizione migliore dei suoi importanti monumenti storici
(Numero 52 – Bimestre mar-apr 2024 – Pagina 1,3)
CArME è un progetto di grande ambizione, che si propone di riunificare l’area dell’antica Roma con i rioni circostanti, creando nuovi spazi pedonali, nuove visuali dei monumenti archeologici, arredi urbani e verde. Sarà così possibile vivere la zona archeologica, incontrarsi, passeggiare, studiare: un nuovo modo di fruire la città. Walter Tocci – delegato del sindaco al Piano di Riqualificazione dell’area dei Fori Imperiali, incarico conferitogli a titolo gratuito nell’aprile 2022 – nel rapporto di presentazione sottolinea la visione alla base del progetto: ‘gli spazi moderni e le aree archeologiche possono svolgere pienamente la funzione simbolica di centro della civitas e costituire il luogo prediletto della vita quotidiana. Il progetto è stato chiamato CArME in memoria del componimento poetico che in età arcaica svolgeva una funzione propiziatoria per le grandi imprese, con la speranza che sia di buon augurio anche oggi’.
L’anello che unirà passato e futuro
Il programma operativo, con uno stanziamento pari a 282 milioni di euro, fa parte di un più ampio piano strategico di lungo periodo (di cui qui non parleremo per problemi di spazio e di non prossima realizzazione) e avrà l’obiettivo di realizzare un grande anello pedonale che collegherà i Fori Imperiali, il Colosseo, il Celio, il Palatino, le Terme di Caracalla e il Circo Massimo, fino al Campidoglio. La passeggiata consentirà ai cittadini romani e ai turisti di scendere nelle antiche piazze e attraversare l’area archeologica mediante i nuovi percorsi sopraelevati. Il programma operativo prevede un concorso internazionale che porti, entro febbraio/marzo del 2024, alla selezione di un candidato per il progetto di allestimento. Le relative opere dovranno essere realizzate entro il triennio 2025-2027.
Il potenziamento del trasporto pubblico
sarà fondamentale per la riuscita del progetto
Il Piano – elaborato dalla Sovrintendenza Capitolina sulla base del documento redatto da Walter Tocci – rappresenta il più grande investimento di sempre nell’area archeologica centrale. Un’attenzione particolare verrà posta su via dei Fori Imperiali, sfruttando le sue potenzialità di grande strada urbana a sei corsie, sistemando il flusso degli autobus su due corsie e ‘destinando le altre quattro all’ampliamento degli attuali spazi pedonali. Mentre ora dalla strada non si può accedere alle antiche piazze imperiali, con il progetto si svilupperanno inedite relazioni visive e funzionali. Il Tempio della Pace sarà riportato alla luce in tutto il suo fascino di giardino di pietra e di centro culturale, al di sopra del quale si realizzeranno due piazze contemporanee, da un lato verso la Basilica di Massenzio e il Foro Repubblicano e dall’altro ai piedi della Torre dei Conti che verrà restaurata come imponente presenza medioevale e aperta al pubblico, e dove verrà realizzata una splendida terrazza come luogo di studio per i giovani e moderno landmark della Città dei Fori’. A tutto ciò verranno affiancate aree per spettacoli e rappresentazioni virtuali, spazi per giovani e bambini, luoghi destinati alla vita pubblica, all’incontro tra i cittadini e alle iniziative delle associazioni.
Roma Capitale dovrà provvedere in contemporanea al potenziamento del trasporto pubblico, fondamentale per la completa riuscita del progetto: metropolitana del Colosseo e di piazza Venezia, tram Tva (Termini, Vaticano, Aurelio) Archeotram e Grab (Gran Raccordo Anulare per Bici) dovranno portare al raggiungimento dell’obiettivo di eliminare gradualmente da via dei Fori Imperiali anche gli autobus pubblici.
Come i torrenti di epoca arcaica,
percorsi pedonali collegheranno la città ai Fori
Come visto, un elemento fondamentale del progetto è la connessione dell’Area Archeologica con i rioni circostanti. L’obiettivo principale di CArME è infatti quello di superare l’attuale isolamento dell’area dei Fori, per unificarla sempre più alla città moderna e alla vita urbana. Saranno quindi realizzati percorsi pedonali provenienti dalla città: dalla Stazione Termini, dall’Esquilino, da San Giovanni, dalle Mura Aureliane, dall’Aventino, come ‘a ricordare i torrenti che in epoca arcaica irroravano la valle, in seguito non a caso chiamata dei Pantani’. Per coinvolgere inoltre tutto il territorio di Roma, verrà istituito un gemellaggio tra CArME e almeno un’area archeologica in ogni municipio. L’Esquilino non verrà solamente unito al percorso pedonale verso i Fori, ma verrà sottoposto ad una profonda revisione della mobilità per consentire una fruizione migliore dei suoi importanti monumenti storici.
Intanto gli abitanti del rione possono godere fin d’ora comodamente, per vicinanza territoriale, della Forma Urbis, collocata nel Parco del Celio. La mappa di Roma antica, incisa in epoca severiana, farà parte della nuova passeggiata archeologica, ed è già visitabile da tutti, cittadini e turisti. Grazie ad una copertura trasparente si passeggia sui reperti antichi, riuscendo a comprendere meglio l’opera e prendendo confidenza con la sua storia. Dall’ampia finestra della sala si può avere una vista sul Parco del Celio, mentre sul giardino esterno è collocata un’esposizione che consente di approfondire gli aspetti della vita sociale, sacra e amministrativa dell’antica città e conoscere il gusto architettonico dell’epoca.
Maria Grazia Sentinelli